Anche se il cambio della guardia in casa Carrefour non è ancora avvenuto formalmente, si avvertono i primi segnali del passaggio del timone nelle mani di Georges Plassat. Così potrebbe essere interpretato il lancio, non ancora confermato ufficialmente, di un nuovo format da parte del colosso francese il quale, notoriamente, non ha certo vissuto in questi anni una vita facile, con continui ripiegamenti dei maggiori indici di bilancio.

Secondo “La Tribune” , poi ripresa da parecchi altri giornali dell’Esagono, il gruppo starebbe cercando a Parigi una location per il nuovissimo supermercato “Carrefour Bio”, per il quale è previsto un ampio e profondo assortimento, che spazia dai freschi, al grocery food e non-food, per arrivare ad abbracciare addirittura l’abbigliamento.  Il tutto per reagire, fra le altre cose, a un’analoga iniziativa del rivale  Auchan che a marzo ha annunciato la fase di testing , sempre nella regione della Capitale, di “Coeur de Nature”, un format tutto bio su 1.000 mq. Del resto sia Monoprix, con “Bio Naturalia” che Lecleclerc, sono già presenti in questo segmento.

Il fatto è che il biologico e naturale è in grande crescita in  terra francese, e, fra il 2001 e il 2011, ha quadruplicato il proprio fatturato, per raggiungere  i 4 miliardi di euro.  Secondo Agence Bio, la più accreditata fonte di monitoraggio del mercato, le superfici agricole destinate  alle colture amiche dell’ambiente sono raddoppiate, per toccare quasi il milione di metri quadrati, un’estensione tuttavia che rappresenta ancora soltanto il 3,5% della Sau (Superfice agricola utilizzabile).