Black Friday, saldi, promozioni di mezza stagione, concorsi a premi, vendite speciali, omaggi e tanto altro. Sono sempre di più le occasioni per fare acquisti in maniera vantaggiosa e sempre di più online. E a coglierle sono 9 italiani su 10. I mesi preferiti per farlo sono febbraio e marzo. A dicembre, invece, è boom delle ricerche di promozioni alimentari (+25%).

A dirlo il rapporto annuale di Goodie Web Group, azienda italiana con sede a Bologna specializzata in marketing digitale, leader in Italia nella pubblicazione di attività promozionali, volantini, sample e scontistiche con il portale chebuoni.it e della pagina Facebook Omaggi da Internet’ (oltre 1 milione di fan).

Il rapporto ha monitorato e esaminato, nell’ultimo anno, un campione di 12 milioni di interazioni di utenti web legate ad attività di promozione di sei settori merceologici. La prima parte dell’anno, da gennaio a maggio, con il 62%, risulta essere la preferita dal Bel Paese per approfittare delle vendite speciali, con picchi a febbraio e marzo. I mesi estivi (luglio e agosto) registrano invece un calo che li ferma al 9%. Da settembre a dicembre vengono colte il restante 29% delle promozioni.

Nel dettaglio, a farla da padrone è la categoria ‘varie’ (e-commerce, giardinaggio, arredamento, elettronica, prestiti, revisioni impiantistica, viaggi e purificatori acqua) con il 30% di interazioni su promozioni o sconti, seguita dalla cura del corpo 20% (creme viso, corpo, shampoo, bagnoschiuma, saponi, farmaci, integratori, maschere, fanghi e altri prodotti simili) e cosmetici 13% (make-up e profumi). La caccia al volantino degli alimentari è valsa, nell’ultimo anno, il 12%, mentre gli sconti sui casalinghi il 9.

In dicembre, il mese delle feste natalizie è decisivo l’effetto dei cenoni. Infatti, sulla media mensile, crescono del 24,7 le interazioni su promozioni e scontistiche legate agli alimentari. Uniche altre voci positive sono i cosmetici (+44,92%) e varie (+8,1%). Crollano, invece, cura del corpo (-52,2%), casalinghi (-78,03%), (mamme (-67,7%), animali domestici (-57,33%) e abbigliamento (-62,94%).