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Pittarosso vicinissima a Scarpe&Scarpe dopo l'omologa. La fusione può attendere

Pittarosso vicinissima a Scarpe&Scarpe dopo l'omologa. La fusione può attendere
Pittarosso vicinissima a Scarpe&Scarpe dopo l'omologa. La fusione può attendere

Pittarosso vicinissima a Scarpe&Scarpe dopo l'omologa. La fusione può attendere

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Luca Salomone

di Luca Salomone

Pittarosso sempre più vicina a Scarpe&Scarpe, anche se non ci sarà, almeno per ora, una fusione, ma un percorso di crescita sinergico e collaborativo, sotto l’egida comune di Pillarstone, piattaforma di risanamento aziendale con sede a Milano, in Piazza Affari, e creata, nel 2015, dal management in collaborazione con l’americana Kkr (Kohlberg Kravis Roberts).

E questo dopo che il che il Tribunale di Padova ha rilasciato, il 6 giugno 2024, il decreto di omologa del concordato preventivo di Pittarosso stesso e dopo che il 93% dei creditori ha approvato, nell’autunno scorso, il piano presentato dalla società, con il supporto di Rsct fund (Responsible & sustainable corporate turnaround fund), gestito da Iqiq, con l’advisory esclusiva di Pillarstone stesso.

Al via l'aumento di capitale

Il decreto assicura la continuità aziendale e l’operatività di una catena che, con i suoi 150 negozi e circa 1.500 dipendenti, è fra i leader in Italia nella distribuzione al dettaglio di calzature.

Del resto, il percorso di risanamento e rilancio - iniziato 4 anni fa e sancito dal voto favorevole di oltre il 93% dei creditori - ha già dato i suoi frutti, consentendo a Pittarosso di chiudere gli ultimi 2 bilanci con il segno positivo.

L’esercizio 2023 riporta indicatori di performance in crescita sul 2022: ricavi pari a 275,8 milioni di euro (rispetto ai 272,9 milioni antecedenti, +1%), Ebitda di 9,8 milioni (vs 7,6 milioni, +29%), disponibilità liquide, al 31 dicembre 2023, per 69,1 milioni (vs 58,3, + 11,2 milioni).

Il piano industriale 2022-2027 – grazie a un investimento superiore a 17 milioni di euro, di cui 5 utilizzati nel 2022-2023 – comporta lo sviluppo selettivo della rete di vendita, il rinnovo dei negozi, il rafforzamento dell’e-commerce il potenziamento dei sistemi informativi…

In esecuzione del concordato Rsct lancerà, inoltre, un aumento di capitale, diventando azionista di controllo, attraverso la conversione dei crediti che aveva acquisito, da un pool di banche, nel 2020 e l’immissione di nuova finanza. Lion Capital, precedente proprietario, avrà ancora una minoranza.

Scene da un fidanzamento

Rstc, riconducibile allo stesso gruppo Pillarstone, è anche al controllo (la famiglia Pettenuzzo ha conservato una quota) di Scarpe&Scarpe, altro big della distribuzione calzaturiera, con 130 negozi e circa 1.200 dipendenti.

Con uguale copione la catena è stata rilevata, nel 2022, da una procedura di concordato preventivo a seguito della quale è stato varato il piano di rilancio.

Le due aziende resteranno indipendenti, ma rappresenteranno un giro di affari superiore ai 500 milioni di euro, costituendo il leader italiano.

«Con la gestione coordinata – spiega Pillarstone - saranno ottenute importanti sinergie negli acquisti, nella logistica e nella gestione della rete di vendita, con l’obiettivo di raggiungere una migliore efficienza e una crescita della profittabilità maggiore rispetto a un piano di sviluppo separato».

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