di Luca Salomone

L'azienda, storico esponente della pasta secca, fondata nel 1795 a Gragnano (NA), incassa 10 milioni per un moderno progetto di sostenibilità.

La somma, erogata da Banco Bpm con garanzia ‘green’ di Sace, supporterà, infatti, la costruzione di un impianto fotovoltaico di 10 Megawatt, per la produzione di energia rinnovabile.

Verso l'autosufficienza energetica

«Il nostro nuovo parco fotovoltaico ci porterà, entro il 2025, a produrre e immettere, nella rete nazionale, un quantitativo di energia pulita pari al nostro fabbisogno annuo – spiega il presidente di Liguori, Salvatore Casillo. – In questo modo diventiamo anche il primo pastificio a raggiungere un tale obiettivo, che ci proietta verso il fine, in un futuro prossimo, di diventare un’industria a bassissimo impatto».

Con la trentennale guida della famiglia Casillo, la società gragnanese ha vissuto un costante rafforzamento sia in Italia, sia all’estero, dove presidia più di 60 nazioni.

Liguori vanta oggi una decina di certificazioni differenti e, per la pasta di Gragnano è stato il primo operatore industriale a fregiarsi della Igp, riconosciuta dalla Ue, per questo prodotto, a partire dal 2013

L’azienda si distingue per un metodo di produzione, anch’esso certificato, e caratterizzato dalla lenta essiccazione alle basse temperature.

Il pastificio, che giuridicamente è una società per azioni, ha fatturato, nel 2022, 81 milioni di euro (in crescita del 43% sul 2021), con un utile di oltre 2,3 milioni, mentre lo staff è composto da più di 100 persone.

La pasta di Gragnano a conti fatti

Secondo Unione italiana food nel 2022 il comparto della pasta in generale, nonostante fenomeni critici, come l’inflazione e il rincaro della logistica, ha recuperato bene sul 2021, con una produzione di 3.670.192 tonnellate (+3,2%). Il fatturato stimato ha totalizzato 6,9 miliardi, in salita del 24,3 per cento. Le esportazioni sono state di 2.300.974 tonnellate, con un rapporto export/produzione del 62,7 per cento.

L’ultimo rapporto Ismea-Qualivita (rilasciato a dicembre 2023) classifica la Pasta di Gragnano Igp al decimo posto fra i 15 maggiori alimenti italiani a indicazione geografica per valore produttivo.

Il volume certificato, nel 2022, è stato di 100.863 tonnellate mentre il dato, in milioni di euro, era di 267 milioni. Sia dal lato delle quantità, sia da quello dei valori la crescita, sul 2021, ha fatto segnare un andamento percentuale positivo di 9,2 punti.