L’Agcm dichiara guerra, o quasi, al Nutriscore francese, con un provvedimento che indubbiamente scatenerà un mare di commenti e reazioni. L'organismo di vigilanza, infatti, ha dato corso a cinque istruttorie - per essere fiscali sette - sull’uso di questo sistema di etichettatura. Sotto la lente ci sono Carrefour Italia, Pescanova, Valsoia e le società francesi Regime Dukan e Diet Lab, che tuttavia fanno capo all’inglese Weetabix, e a carico di una, per ora non meglio qualificata, società tedesca attiva nella produzione di caramelle.

L’Autorità ha avviato anche un provvedimento analogo nei confronti del titolare dell’App francese Yuka, per iOs e Android, che si propone di dare una valutazione salutistica dei prodotti alimentari, valutazione basata in larga misura sul sistema Nutriscore, e sottostante algoritmo, che fornisce proposte alternative per i prodotti giudicati mediocri o scarsi.

Dopo avere spiegato diffusamente in cosa consista e come funzioni la graduatoria - nata in area francese e, poi, adottata o raccomandata da altre nazioni, come Germania, Belgio, Paesi Bassi e Spagna -, l’Agcm esprime il timore che “l’etichetta Nutriscore, così come i punteggi e i giudizi forniti dall’App, in assenza di adeguate avvertenze, vengano erroneamente percepiti come valutazioni assolute sulla salubrità di un determinato prodotto, che prescindono dalle esigenze complessive di un individuo (dieta e stile di vita), dalla quantità e frequenza di assunzione all’interno di un regime alimentare variegato ed equilibrato”.

"Ne deriva - conclude la nota ufficiale - che il consumatore potrebbe essere indotto ad attribuire proprietà salutistiche ai prodotti con un giudizio positivo secondo l’etichetta, o la valutazione dell’App Yuka e, quindi, a esaltare senza motivo i risultati per la salute che derivano dalla loro scelta”.