Il Governo ha accolto l’appello lanciato da tutta la distribuzione moderna, di cui si sono fatti promotori Giorgio Santambrogio, membro del comitato esecutivo e past president di Adm nonché amministratore delegato di Gruppo VéGé e Federdistribuzione, con l’appoggio di Teresa Bellanova, Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali. La richiesta era di potere fare la spesa anche nei comuni limitrofi.

La proposta - rivolta al Presidente del Consiglio, ai Presidenti di Regione, agli amministratori locali - aveva l’intento di promuovere un maggiore equilibrio e omogeneità nel servizio di approvvigionamento di alimentari e altri beni essenziali, per evitare code e assembramenti nei negozi, soprattutto in quelli di dimensione minori, riducendo i rischi per lavoratori e consumatori.

“L’avere reso possibile la spesa nei comuni contigui per scongiurare i pericoli – precisa una nota - va ascritto a tutti gli attori del settore coinvolti, che si battono per affrontare la difficile situazione pandemica in cui versa ancora il nostro Paese, proponendo soluzioni a tutela della salute di tutti”.

Ricordiamo inoltre che il Governo ha chiarito, nelle proprie Faq, che tra i motivi che giustificano il cambio di Comune per gli acquisti necessari - ovviamente con buon senso e tragitti limitati -, c’è anche l’eventuale e maggiore convenienza economica, che può essere indicata come valido motivo nell’autocertificazione, qualora mancassero, nel proprio municipio di residenza, punti vendita numericamente sufficienti, o comunque negozi non in grado di soddisfare il bisogno di risparmio dei cittadini.