E non è tutto. “Il Sole 24 Ore” di oggi stima in 8 miliardi di euro il totale dell’export a rischio verso Libia, Tunisia, Algeria ed Egitto.
Gli associati Anie, l’associazione dell’industria elettronica ed elettrotecnica, temono una perdita di 1,2 miliardi di euro. Seri impatti negativi si paventano anche nel settore delle macchine utensili e dei colorifici ceramici.
E dire che queste aree, prima della crisi politica, stavano registrando andamenti di crescita a due cifre, con medie annue di incremento del nostro export vicine al 18%.