Alla scadenza dell’accordo fra Interdis e Sicon, in cui rimangono invece Rewe e Conad, PamPanorama e Interdis stessa firmano un accordo, della durata di cinque anni,  e danno vita ad Aicube (Associazione imprenditori italiani indipendenti), associazione imprenditoriale senza fini di lucro, aperta all’ingresso di ulteriori nuovi gruppi. Il divorzio con Conad dipende, presumibilmente, dall’eccessiva forza del gruppo cooperativo, forza che avrebbe rischiato di sbilanciare gli equilibri.
 
In cifre l’intesa riguarda una rete complessiva di oltre 2.100 tra supermercati, ipermercati e superette sull’intero territorio italiano, una superficie di vendita di 1.007.261 mq e un fatturato al consumo di 5,7 miliardi di euro.

Tra gli obiettivi la condivisione di know-how, lo sviluppo congiunto di private label, le sinergie distributive, la formazione.

Nella gestione dei punti di vendita, Aicube garantirà la reciproca autonomia dei sottoscrittori, sia per quanto concerne le strategie di insegna, sia per quanto riguarda i relativi piani di sviluppo delle singole imprese.

“La partnership con PamPanorama, uno dei migliori gruppi della GD italiana, farà conseguire consistenti miglioramenti in diverse aree della catena del valore e quindi risultati superiori per ciascun partner – afferma Nicola Mastromartino, presidente di Interdis –. Oggi Aicube è un punto di partenza e lo sviluppo futuro sarà perseguito principalmente attraverso la crescita del fatturato dei negozi esistenti e lo sviluppo parallelo delle reti di vendita di Interdis e PamPanorama, pur rimanendo aperti all’ingresso di nuovi gruppi distributivi che condividano la nostra visione del mercato”.

La sfida sarà a questo punto dare un ritmo omogeneo a un sia pure ridotto (negli ultimi tempi) gruppo di insegne. Fanno capo infatti a Interdis, catene nazionali come Sidis e Dimeglio, regionali come Migross, Supermercati Isa, e specializzate come Eté e Idea Bellezza; mentre Pam vuol dire Panorama, Metà, In’s e Pam stessa.