Un maxi assegno da 90 milioni di euro è stato staccato da Intesa Sanpaolo e Unicredit a favore di gruppo Rana. In questo modo il re veronese della pasta e dei sughi freschi, leader in Italia a dispetto della concorrenza delle multinazionali, potrà ulteriormente rafforzarsi negli Usa, dove il mercato è molto ricettivo nei confronti della pasta italiana, come dimostra anche lo strepitoso successo di Barilla.

“Il processo di internazionalizzazione che ho intrapreso 15 anni fa, ha portato il Gruppo a essere presente con successo in 37 Paesi e l'accordo con due importanti istituti di credito contribuirà a dare un'accelerata a questa strategia di sviluppo - ha dichiarato Gian Luca Rana, amministratore delegato -. Sono quindi molto soddisfatto di questa collaborazione tra sistema bancario e realtà imprenditoriale che si è dimostrata assolutamente costruttiva e in linea con i nostri obiettivi di business”

Nell’ottobre 2012 Gruppo Rana aveva già inaugurato, a Bartlett vicino a Chicago, uno stabilimento in loco per la pasta e i sughi, di ben 1.400 mq con una forza lavoro di un centinaio di persone. Non era stata intrapresa la via della partnership in quanto anche la produzione di macchine per il food è un’eccellenza tipicamente italiana. Oggi la fabbrica, che è costata 80 milioni di dollari ne frutta già 100, una cifra che a regime dovrebbe passare a 250 milioni.

Gruppo Rana, che ha chiuso l’esercizio 2011 – ultimi dati disponibili – con un fatturato vicino ai 400 milioni conta, oltre all’impianto americano, altre 7 strutture: due nel nativo San Giovanni Lupatoto (Verona) di cui una aperta in settembre, una a Pavia, una nel bresciano (a Paratico), un’altra nel milanese (Gaggiano) e infine una in Belgio, a Nivelles (Brabante Vallone).

A tutto questo va aggiunta la rete dei ristoranti a marchio. Risale a novembre lo sbarco a Manhattan Chelsea. Il network conta ormai 36 locali, oltre a quello di New York: 28 in Italia, 5 in Svizzera, uno a Londra e uno in Lussemburgo.