di Luca Salomone

Casino in cura dimagrante. Il gruppo, in grave crisi (6,4 miliardi di debiti) e passato a fine luglio – ma la cessione sarà perfezionata solo a fine anno – al tycoon ceco Daniel Kretinsky, taglia infatti 61 punti vendita sul suolo francese e li gira, in massa, a Groupement Les Mosquetaires, operazione comunque già programmata.

L’acquirente, modello unico di commercio associato, raccoglie 7 insegne e 4 mila negozi, alimentari e non, soprattutto in Francia, ma anche in Belgio, Portogallo e Polonia, per un fatturato consolidato di 54,4 miliardi di euro nel 2022.

I Pdv interessati verranno chiusi per un paio di settimane e riaperti, a partire dal 15 ottobre, come Intermarché (44 Pdv) e Netto (14). Il primo opera nel canale super e iper, mentre il secondo è un discount. La cifra, basta fare la somma, fa 58 e dunque restano da chiarire le sorti di 3 esercizi.

Il perimetro transato ha un giro d’affari di 563 milioni di euro, al netto delle imposte, e di 621 milioni lordi. Il valore d’impresa è stato fissato in 209 milioni di euro e il 30 settembre Les Mosquetaires ha versato una prima tranche forfettaria di 140 milioni.

Come accennato il piano sottostante è ben più draconiano. In base agli accordi, raggiunti in primavera, i Moschettieri dovrebbero rilevare da Casino un totale di 180 insediamenti su un rete composta da 12 mila e 400 indirizzi.

Poi inizierà la cura Kretinsky.