Eataly (26 pdv nel mondo e 400 milioni di fatturato) guarda alla Borsa, ma soprattutto programma l’espansione sui mercati di lingua tedesca. E’ di ieri, 13 ottobre, l’annuncio di una joint venture con Signa Retail (grandi magazzini Karstadt, ristoranti Le Buffet, e altre insegne per un totale di un centinaio di punti di vendita), che prevede un ricco piano di inaugurazioni, a partire dal centro di Monaco di Baviera.

Spiega Luca Baffigo, direttore generale di Eataly: “Dopo il Giappone, gli Stati Uniti, la Turchia, Dubai, il Brasile e la Corea del Sud, Monaco sarà la nostra prima apertura in Europa (la data dell’opening non è ancora nota, ndr.). I tedeschi amano il cibo italiano come gli italiani le auto tedesche. Eataly Monaco sarà composto dall’abituale zona mercato e da parecchi ristoranti, ma anche da un centro didattico e da una zona dedicata alla cucina sul posto di ricette italiane. Siamo convinti di avere trovato in Karstadt il migliore partner per il nostro nuovo business in Germania e oltre…. ".

Oltre appunto. Perché entro il 2021 la joint venture progetta lo sbarco in Austria e nella Svizzera tedesca, come conferma Stephan Fanderl, direttore generale di Karstadt e consigliere delegato di Signa, che prosegue: “L’intesa si è data un business plan di almeno 5 punti di vendita. Noi siamo perfettamente in grado di implementare il concept di Eataly anche su format più piccoli”.

In questa opera di sviluppo il gruppo italiano beneficerà del know-how sviluppato da Signa grazie alla catena di ristoranti Le Buffet. In certi casi sarebbe addirittura previsto il subentro dell’insegna creata da Oscar Farinetti in preesistenti location Le Buffet.

Eataly Monaco si insedierà presso la Schrannenhalle, un antico, quanto vasto, padiglione ristrutturato (di cui Eataly ha recentemente assunto la gestione), che attualmente ospita una trentina di bancarelle e negozi specializzati nel food di alta qualità: tartufi, champagne, selvaggina, alimenti tipici di varie nazioni, bar, ristoranti, ma anche aree per concerti e spettacoli.

Signa, controllata dall’uomo d’affari austriaco Rene Benko, ha oggi 20.000 dipendenti e interessi ramificati anche nel real estate. All’inizio di giugno Benko ha ceduto, per 600 milioni di euro, la quota di maggioranza (50,1%) di Kadewe Group a Rinascente che ha così preso il controllo di 3 faraonici department store del lusso: Kadewe di Berlino, Alsterhaus di Amburgo e Oberpollinger di Monaco di Baviera.