Deco industrie col botto. L’assemblea dei soci della cooperativa di Bagnacavallo (Ravenna) ha ratificato cifre di tutto rilievo: il fatturato di gruppo, previsto per il 2023, si attesta intorno ai 228 milioni di euro (erano 197 nell’anno precedente), con un incremento del 17,5 per cento. Il margine operativo lordo è di 28 milioni (1 milione nel 2022) e il risultato netto gestionale supera i 18 milioni (era in negativo di 5 milioni).

Il budget 2024, poi, prevede un fatturato di 220 milioni di euro, con un margine lordo di 16 milioni e un risultato netto di 7,5.

La società, con stabilimenti in Emilia-Romagna produce prodotti alimentari, soprattutto nel bakery e nel dolciario, per la detergenza e la cosmesi (tramite Packaging imolese, acquisita nel 2016) e consta in più di 600 lavoratori di cui 232 soci. Una grossa fetta del lavoro è svolta per altre aziende, come le catene della Gdo, ma non mancano marchi di proprietà del gruppo, come Pineta, Fornai & pasticceri, Saltari e Fornobuono.

«Il 2023 - dichiara Stanislao Fabbrino, direttore di Deco industrie - è stato un anno in cui non ci siamo fatti mancare niente: dopo l’aumento dei costi delle materie prime del 2022, abbiamo visto l’alluvione, anzi a Bagnacavallo ne abbiamo subìte due distinte. Grazie alla collaborazione di tutti, ci siamo rialzati e abbiamo fatto tornare operativo lo stabilimento in tempi molto brevi e questo ci ha consentito di limitare i danni. Il 2022 ha visto un aumento vertiginoso dei costi di produzione, ma per fortuna, nel 2023, i costi sono diminuiti e al contempo abbiamo potuto finalmente adeguare i prezzi di listino: questo ha portato una forte crescita, che non ci aspettiamo che si possa riprodurre con le stesse grandezze anche negli anni successivi, ma che ci restituisce positività per il futuro».

Continua il presidente, Antonio Campri: «Nel 2023 ci siamo dotati della Certificazione per la parità di genere. Accompagnati da Federcoop Romagna, ci siamo dotati di una serie di indicatori di prestazione inerenti a questo aspetto. Uno strumento in più che, tengo a sottolineare, è volontario, che ci permetterà inizialmente di ridurre e in futuro di eliminare la disparità di trattamento tra uomo e donna. In una realtà come quella di Deco Industrie in cui più del 33% dei lavoratori è composto da donne, la sensibilità verso questo tema è urgente e imprescindibile. Anche per il 2024 molta attenzione daremo agli investimenti, soprattutto per il benessere e la sicurezza dei lavoratori, la qualità dei prodotti e l’adeguamento alle nuove norme».