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D&C aspetta il piano di rilancio di Eurofood
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D&C aspetta il piano di rilancio di Eurofood
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E’ passata tutto sommato sotto silenzio l’acquisizione, da parte di Eurofood Spa di Corsico di
D&C di Zola Predosa (Bo). L’operazione – della quale non sono state comunicate né le cifre, né i dettagli - si è svolta in febbraio, ma al momento, a destare l’attenzione dei media è soprattutto la vertenza sindacale in atto, nonché il destino dei 48 dipendenti della società fondata nel 1950 da Luigi Deserti e poi controllata dalla figlia Marina e specializzata nell’ingrosso e nell’import di alimenti fini.
A quanto pare Eurofood, che dal 1970 importa e distribuisce in esclusiva alimenti e bevande da 50 Paesi del mondo, con particolare riguardo all’etnico, salutistico, dolciario e alta gastronomia, deve farsi intanto un’idea precisa dell’acquisita e presentare il proprio piano industriale per il rilancio. Non si capirebbe infatti per quale motivo comprare una società relativamente piccola, ma prestigiosa, per poi smantellarla.
Nel portafoglio di D&C compaiono infatti marchi come Fhisherman’s Friend, Vini Gallo, Champagne Laurent Perrier, Nut Club, Victors, tanto per citare i più noti. L’azienda aveva già denunciato, nell’autunno del 2013, la propria situazione di crisi, annunciando 10 esuberi e la trasformazione degli altri posti di lavoro da tempo pieno a part time.
“La nuova proprietà ha confermato – si legge su Bologna Today del 2 aprile - la disponibilità a considerare le richieste del sindacato e delle istituzioni, ma ha evidenziato che la presentazione di un piano industriale con le determinazioni del nuovo assetto proprietario sul futuro della D&C sarà possibile solo al termine delle valutazioni in corso sulla situazione economica e finanziaria dell'azienda. Nel frattempo, almeno fino alla fine del 2014, sono confermati gli impegni assunti con l'Accordo Quadro di ottobre e il mantenimento della sede a Zola Predosa”.
D&C di Zola Predosa (Bo). L’operazione – della quale non sono state comunicate né le cifre, né i dettagli - si è svolta in febbraio, ma al momento, a destare l’attenzione dei media è soprattutto la vertenza sindacale in atto, nonché il destino dei 48 dipendenti della società fondata nel 1950 da Luigi Deserti e poi controllata dalla figlia Marina e specializzata nell’ingrosso e nell’import di alimenti fini.
A quanto pare Eurofood, che dal 1970 importa e distribuisce in esclusiva alimenti e bevande da 50 Paesi del mondo, con particolare riguardo all’etnico, salutistico, dolciario e alta gastronomia, deve farsi intanto un’idea precisa dell’acquisita e presentare il proprio piano industriale per il rilancio. Non si capirebbe infatti per quale motivo comprare una società relativamente piccola, ma prestigiosa, per poi smantellarla.
Nel portafoglio di D&C compaiono infatti marchi come Fhisherman’s Friend, Vini Gallo, Champagne Laurent Perrier, Nut Club, Victors, tanto per citare i più noti. L’azienda aveva già denunciato, nell’autunno del 2013, la propria situazione di crisi, annunciando 10 esuberi e la trasformazione degli altri posti di lavoro da tempo pieno a part time.
“La nuova proprietà ha confermato – si legge su Bologna Today del 2 aprile - la disponibilità a considerare le richieste del sindacato e delle istituzioni, ma ha evidenziato che la presentazione di un piano industriale con le determinazioni del nuovo assetto proprietario sul futuro della D&C sarà possibile solo al termine delle valutazioni in corso sulla situazione economica e finanziaria dell'azienda. Nel frattempo, almeno fino alla fine del 2014, sono confermati gli impegni assunti con l'Accordo Quadro di ottobre e il mantenimento della sede a Zola Predosa”.
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