COP21: cosa può fare la Gdo contro il riscaldamento globale
COP21: cosa può fare la Gdo contro il riscaldamento globale
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Si apre ufficialmente oggi, 30 novembre, il vertice di Parigi COP21, ossia la ventunesima Conferenza sul clima delle nazioni Unite, che si protrarrà fino all’11 dicembre.
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Gli scopi degli oltre 150 Capi di Stato hanno a che vedere con il salvataggio della stessa vita del pianeta. I lavori porteranno alla firma di un accordo diretto al contenimento, sotto i 2° C, del riscaldamento globale. Il superamento di questa soglia potrebbe infatti innescare una catastrofe senza precedenti.
La riduzione dei gas serra vede coinvolti tutti i soggetti del sistema economico e sociale: dai cittadini, alle istituzioni, alle infrastrutture. Il maggiore impegno, per le imprese, è la riduzione dell’uso di combustibili fossili, un risultato che si può raggiungere solo con il taglio dei consumi energetici e con programmi di eco efficienza.
La grande distribuzione, dal canto suo, è impegnata su questi versanti, come si legge, fra l’altro, nel secondo Bilancio di sostenibilità di Federdistribuzione.
“Negli ultimi 40 anni il consumo di energia nel
mondo è raddoppiato – scrive la Federazione - e in futuro i problemi legati
alle energie, in termini di disponibilità̀ e approvvigionamento e quelli da
esse derivanti (le emissioni inquinanti) avranno un peso sempre maggiore.
“Due gli aspetti su cui le aziende della Dmo
hanno concentrato i propri sforzi: da un lato, la lotta alla riduzione dei
consumi energetici per la refrigerazione alimentare, illuminazione,
riscaldamento e refrigerazione dei punti vendita; dall’altro, azioni per la
riduzione degli sprechi”.
In concreto gli elementi sui quali il sistema distributivo si è maggiormente impegnato e su cui dovrà ulteriormente cimentarsi sono le chiusure dei banchi frigo, l’inserimento di valvole elettroniche negli stessi banchi, l’adozione su larga scala dell’illuminazione a led, l’efficientamento del riscaldamento, l’efficienza energetica dei punti di vendita.
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