Coop e Superconti: scene da un (possibile) matrimonio
Coop e Superconti: scene da un (possibile) matrimonio
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E’ un gruppo da 3.
00 addetti e da oltre 800 milioni di euro (circa 200 portati in dote dall’acquisita) quello che potrebbe nascere dalla concentrazione fra Coop Centro Italia e Conti (insegne Superconti, Conti Abbigliamento, Conti Junior e Conti in Piazza).
Potrebbe perché tutto è al momento all’esame dell’Agcm, che chiuderà martedì 11 la raccolta delle osservazioni e darà poi il proprio parere entro una quindicina di giorni.
La decisione dipende, secondo quanto dichiarato da Federiico Conti al "Corriere dell'Umbria", da una guerra di consulenti scatenata dall’altra famiglia proprietaria al 50% (gli Antognoli), una querelle che praticamente avrebbe paralizzato la società. Rimane il fatto che le notizie di cessione girano in rete almeno da un paio d’anni.
Coop Centro Italia, 71 punti di vendita, ne erediterebbe altri 36, rafforzandosi molto nelle province di Terni, Perugia, Rieti, Viterbo, Roma e Macerata. La domanda principale è probabilmente cosa ne farà Coop del ramo non alimentare di gruppo Conti.
Grandi Magazzini Superconti Spa è nata nel 1903. A dare avvio all’attività nei primi anni del secolo scorso è stato Romeo Conti – il nonno dell’attuale patron dell’azienda – che nella centralissima Piazza del Popolo a Terni decise di aprire un piccolo negozio di abbigliamento, divenuto all’epoca un punto di riferimento per gli acquisti cittadini.
Anno dopo anno i negozi aumentano e nel 1980 G.M. Superconti entra in Sun e dunque in Esd Italia che è oggi, con una quota di mercato superiore al 15%, tra le principali centrali d'acquisto italiane e nel complesso rappresenta 4.500 punti di vendita per quasi 3 milioni di metri quadrati di superficie di vendita.
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