L’Italia dei grandi magazzini è in fermento: mentre il colosso svedese H&M ha annunciato, con sorpresa di tutti, visto che il trend delle aperture nazionali è in crescita, la chiusura di 4 negozi - due a Milano, uno a Cremona e uno a Venezia -, Coin finisce in vendita.

Secondo quanto riportato dal ‘Sole-24 Ore’ è stato conferito un mandato, per ora esplorativo, a Rotschild in chiave di advisor, da parte del proprietario, il fondo internazionale Bc Partners, che ne controlla l’intero capitale sociale a partire dal 2011.

Ovviamente dal perimetro dell’operazione, per ora agli albori, rimarrà esclusa Ovs, che fa capo alla holding Coin, ma ha, allo stato attuale, un azionariato diffuso, essendo quotata alla Borsa di Milano.

Un azionariato che ha subito, nei giorni scorsi, profondi cambiamenti, con il collocamento accelearato di 25 milioni di azioni (11% di quota) andati in massima parte a investitori istituzionali (fra i quali lo stesso Bc Partrners), ma anche al top management, con particolare riguardo all'amministratore delegato, Stefano Beraldo.

Coin, che vanta 40 punti di vendita, compreso Coin Casa, di cui 6 all’estero (Paesi Balcanici e Azerbaigian) per un fatturato di circa 400 milioni di euro, sarebbe, secondo le prime ipotesi, un ottimo boccone per alcuni gruppi del lontano Oriente.

A complicare lo scenario, c’è l’annuncio, ormai sicuro, dello sbarco in Italia del primo Uniqlo che aprirà i battenti nel 2019 a Milano Piazza Cordusio, in un palazzo di Hines, colosso Usa del real estate. E Uniqlo, a sua volta, fa capo al gruppo giapponese Fast Retailing, al quale certo i capitali non mancano, visto che è attivo in una quindicina di Paesi, fra America, Asia ed Europa, attraverso 9 insegne, che vanno dal lusso al pronto moda.

Certo azzardare che Coin possa entrare in orbita Fast Retailing è fantascientifico, ma qualche sospetto viene…