Carrefour Italia si dà al soft discount e apre a Trofarello (To) un nuovo punto vendita sotto insegna Supeco che nasce dal ‘remodelling’ del precedente ipermercato. A questo primo negozio, in realtà già attivo dall’8 luglio, ma ufficialmente inaugurato ieri, 17 luglio, ne è già seguito un secondo, a Borgomanero (No), operativo dal 15 luglio, come riporta Fruitbookmagazine.it. L'insegna, già presente da tempo in Spagna e Romania, fa così il suo debutto anche da noi.

La struttura piemontese è, di fatto, un chash & carry al dettaglio, dunque aperto anche ai privati, visto che, riferisce il gruppo francese “vuole essere un punto di riferimento per i cittadini e per le aziende locali dell’Horeca, puntando su convenienza, qualità e grandi formati”.

Il complesso si estende su una superficie di 1550 mq attraverso spazi pensati per ogni tipo di necessità. È infatti possibile percorrere una vera e propria "piazza” del Mercato, con un’ampia scelta di prodotti freschi selezionati e confezioni pensate per la ristorazione. Tra i reparti presenti ci sono la gastronomia, con antipasti pronti, la rosticceria e una panetteria con forno per la doratura. Arricchisce l’offerta, inoltre, un’ampia macelleria, affidata a un partner piemontese specializzato, che ogni giorno propone una vasta selezione di piatti pronti per la cottura e un servizio di taglio con lavorazione a vista.

Presso il nuovo Supeco i clienti possono fruire di 6300 referenze divise in 4500 di secco, liquidi e non food e 1800 di fresco e ortofrutta. Tra i prodotti presenti, ben il 50% dell’assortimento del secco è composto da primi prezzi, pensati per le esigenze di consumatori attenti. È presente, inoltre, un ampio parcheggio di 1800 mq.

Spiega Alberto Coldani, direttore Cash&Carry e Supeco: “Abbiamo scelto Trofarello, una realtà importante per noi di Carrefour in una Regione chiave per lo sviluppo del gruppo, per dare il via a una formula innovativa di offerta coerente con l’evoluzione del mercato e della domanda. Con Supeco, infatti, abbiamo voluto dare una risposta concreta alle esigenze quotidiane dei nostri clienti in cerca di una convenienza sempre affidabile”.

Diverso invece, a quanto si rileva dalla fonti sindacali, il destino dell’iper di Casoria (Napoli), il terzo fra quelli che in passato avrebbe dovuto essere dismessi, e che invece è stato ceduto a una non meglio precisata ‘impresa locale’.