Per la prima volta nella storia le esportazioni di vino Made in Italy in valore hanno sorpassato i consumi nazionali nel 2010. Si tratterebbe dell’effetto congiunto dell’aumento del valore delle esportazioni che con una crescita del 12 per cento hanno raggiunto la cifra record di 3,93 miliardi di euro e del calo del 4,8 per cento negli acquisti familiari degli italiani, secondo Ismea, che ha portato il valore delle vendite a livello nazionale a 3,89 miliardi di euro.

Il risultato è stato comunque un aumento del fatturato complessivo che è passato da 7,6 a 7,82 miliardi di euro del 2010, con un aumento del 3 per cento. Il 2010 segna dunque una svolta epocale sul mercato che è destinata a condizionare fortemente la produzione e la distribuzione del vino Made in Italy che dovrà fare i conti con il mutato scenario internazionale.

Non è infatti un caso che lo storico sorpasso delle esportazioni sui consumi interni avviene proprio nel momento in cui gli Stati Uniti sono diventati per la prima volta il Paese dove si consuma complessivamente la maggior quantità di vino al mondo davanti rispettivamente a Francia ed Italia (329 milioni di casse da 12 bottiglie in mercato che, solo nel canale retail, vale 30 miliardi di dollari).