L'Associazione italiana agricoltura biologica lancia il disciplinare per il vino biologico. Con questa mossa, l'Aiab vuole superare l'impasse creatasi lo scorso giugno, quando la Commissione europea ha ritirato la proposta di regolamento sulla vinificazione biologica per il mancato accordo tra le diverse esigenze degli Stati.

Aiab ed altre associazioni europee hanno deciso di supplire con i disciplinari privati allo stallo del settore pubblico e  coordinare i propri dettami sotto il nome della "carta europea per il vino biologico".
Cristina Micheloni, coordinatrice scientifica di Aiab e del progetto europeo Orwine, commenta: "Se tanti produttori aderiranno non solo si potrà finalmente riconoscere sul mercato chi l'approccio bio lo applica anche alla cantina e non solo al vigneto, ma forse spingerà 'la politica' a riprendere il suo compito e portare a termine il tanto travagliato regolamento".