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Spreafico non è stata commissariata e non è accusata del reato di caporalato

Spreafico non è stata commissariata e non è accusata del reato di caporalato
Spreafico non è stata commissariata e non è accusata del reato di caporalato

Spreafico non è stata commissariata e non è accusata del reato di caporalato

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Redazione

Nelle ultime ore si sono diffuse notizie false e fuorvianti rispetto ad un presunto coinvolgimento di Spreafico in un procedimento penale per caporalato e riguardo al commissariamento della società.

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“In data odierna – precisa il presidente del CdA - abbiamo ricevuto dal Tribunale di Milano una notifica in cui si rendeva noto che in seguito ad un’inchiesta per caporalato a carico degli esponenti delle cooperative Consorzio Lavoro Più e Consorzio Servizi Integrati, ex fornitori di logistica della nostra società, è stato nominato un amministratore giudiziario che avrà il compito di verificare i rapporti con le società di logistica che collaborano con il nostro gruppo. Spreafico quindi non è stata commissariata e continua ad operare con regolarità nella sua quotidianità. Il CdA rimane in carica e continua il suo lavoro”.

Le indagini svolte nascono in seguito ad una serie di scioperi attuati dai lavoratori delle due cooperative nel 2020. Le cooperative Consorzio Lavoro Più e Consorzio Servizi Integrati non facevano e non fanno parte della realtà societaria del gruppo Spreafico.

“Spreafico non è accusata del reato di caporalato e la nomina dell’amministratore giudiziario trova ragione proprio nella stessa terzietà della società rispetto alle cooperative indagate per questo illecito ed è una misura dovuta e circoscritta di prevenzione. Abbiamo piena fiducia nell’operato del nostro sistema giudiziario e nel professionista incaricato”, conclude il presidente del Consiglio di Amministrazione.

Quanto alla notizia circa un sequestro di denaro, questo è disancorato dal provvedimento del Tribunale di prevenzione ed ammonta a circa 3 milioni di euro, non 6 milioni come descritto a livello mediatico. È stato gestito con le disponibilità finanziarie dell’azienda. Questo provvedimento, di natura fiscale, non avrà nessuna conseguenza sul normale proseguimento delle attività e la gestione dei rapporti con clienti e fornitori.



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