Per far fronte alla crisi economica che incombe ed affrontare al meglio la ripartenza, Sipo chiede maggiori aiuti alle Istituzioni nel rifornimento dei dispositivi di protezione individuale, oramai introvabili o disponibili a prezzi eccessivi, incentivi per la liquidità aziendale e per il rilancio del made in Italy nel mondo, oltre ad una maggiore protezione dei prodotti italiani rispetto a quelli importati.

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“Ad emergenza finita ci troveremo di fronte a problemi di tipo economico e di tenuta sociale del del Paese - afferma Simona Ceccarini, Responsabile amministrativo e risorse di Sipo e presidente N.I.C.O. cooperativa di produzione. - I problemi maggiori riguardanti le raccolte si verificheranno nel corso della prossima estate, poiché alcuni produttori non hanno piantato, altri non ci sono riusciti perchè sprovvisti di lavoratori molti dei quali bloccati nei loro Paesi d’origine. Molte microimprese saranno destinate alla chiusura se non aiutate finanziariamente. Prevediamo, inoltre, forti tensioni sui prezzi sia in acquisto che in vendita. Il vero problema sarà ripartire.”

Tengono gli ordini effettuati a Sipo da Parte della Gdo italiana, con un incremento nelle ultime settimane, mentre registrano risultati negativi l’export e le vendite presso i centri agroalimentari che attraversano un periodo di grande sofferenza.