Meno furti, ma piaga sempre significativa (3,2 miliardi di euro di perdite annue per i retailer). Il fenomeno del taccheggio nel 2010 ha registrato in Italia un'inversione di tendenza rispetto al 2009, arretrando di 5,9 punti percentuali. Lo rileva il "Barometro Mondiale dei Furti nel Retail 2010", lo studio giunto alla sua decima edizione e promosso da Checkpoint System, i cui risultati sono stati presentati stamane a Milano. Tra le principali cause quella dei taccheggiatori (52,5%, in aumento di del 3,3%); i dipendenti (25% di incidenza, in calo del 19%) e i fornitori (7%, stabile). In cima alla classifica delle categorie più rubate sempre abbigliamento, prodotti di salute e bellezza e referenze hi-tech. In crescita gli investimeneti in sicurezza da parte dei distributori: 902 milioni di euro (+10,7% rispetto al 2009), pari allo 0,36% delle vendite.