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Report NielsenIQ: il 68% degli italiani dichiara di avere difficoltà economiche

Report NielsenIQ: il 68% degli italiani dichiara di avere difficoltà economiche
Report NielsenIQ: il 68% degli italiani dichiara di avere difficoltà economiche

Report NielsenIQ: il 68% degli italiani dichiara di avere difficoltà economiche

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Redazione

In un anno in cui la pandemia Covid-19 ha avuto un impatto economico e sociale significativo in tutto il mondo, il 68% dei consumatori italiani afferma di avere difficoltà finanziarie.

Il 20% l’aveva già dichiarato prima della pandemia, mentre il 48% lo è diventato in seguito. Questa percentuale è superiore alla media globale (46%) e al dato dei 5 maggiori paesi europei (Germania - 28%, Francia - 32%, Regno Unito - 35%, Spagna - 45%). Gli italiani affermano che adatteranno le loro abitudini di spesa alla nuova realtà focalizzandosi sul risparmio e optando per prodotti più economici o private label, anche se alcuni, tuttavia, restano fedeli ai loro brand preferiti. Il consumatore tipo di oggi non è più quello di inizio 2020 e, per questo motivo, produttori e distributori si trovano ancora una volta a navigare in acque inesplorate.

Il report NielsenIQ “Unlocking recessionary consumption” descrive quattro nuovi gruppi di consumatori rispetto alle loro previsioni di spesa per il 2021.

Sono quindi emersi quattro nuovi gruppi di consumatori: consumatori con restrizioni economiche già prima della pandemia – 20%; consumatori con restrizioni economiche a seguito della pandemia – 48%; consumatori cauti – 28%; consumatori senza limitazioni economiche - 4%.

A causa di una riduzione del reddito, la maggior parte degli italiani ha difficoltà economiche o fa molta attenzione alle spese, mentre quasi la metà della popolazione è rappresentata da “consumatori con limitazioni economiche a seguito della pandemia”.

I gruppi maggiormente impattati a livello economico sono donne, giovani e famiglie con figli di età inferiore ai 18 anni; questo a causa della riduzione degli stipendi o, addirittura, della perdita temporanea o permanente di lavoro.

L’instabilità finanziaria dei consumatori e i loro nuovi stili di vita stanno cambiando i consumi: il 62% degli italiani dichiara infatti di aver cambiato le proprie abitudini di acquisto dall’inizio della pandemia. Per adattarsi a questi cambiamenti, i consumatori hanno iniziato a prediligere il risparmio e a porre particolare attenzione alle spese, modificando sostanzialmente anche la loro spesa alimentare.

Per migliorare la gestione del denaro (il 93% gestisce le spese alimentari del proprio nucleo familiare), gli italiani aspettano che i loro prodotti preferiti entrino in promozione per poterli acquistare (63%), valutano attentamente le caratteristiche che contano di più (62%), selezionano i prodotti in modo da non eccedere il budget fissato per la loro spesa (51%), preferiscono le private label, ove possibile (42%), e affermano di acquistare prodotti in promozione, senza porre attenzione alla marca (37%). Nonostante ciò, ci sono ancora alcuni consumatori fedeli alle loro marche preferite, ovvero quelli con una situazione economica migliore, che dichiarano infatti di continuare ad acquistare i brand preferiti (56%) e di cambiare solo se il prezzo di questi prodotti aumenta (55%).

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