Torna la primavera del Prosecco superiore e tornano le mostre del vino. Questa la convinzione del Comitato organizzatore della rassegna enogastronomica dedicata al prodotto simbolo delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio Unesco.

Gli organizzatori della primavera del Prosecco Superiore, riuniti nei giorni scorsi per decidere come sviluppare la nuova edizione della rassegna, hanno espresso - con encomiabile entusiasmo - la volontà di ripristinare il consueto calendario di mostre del vino ed eventi da realizzarsi in presenza, per tornare a celebrare come merita il Prosecco superiore di Conegliano e Valdobbiadene docg nei luoghi dove nasce.

Le incognite, legate principalmente all’evolversi della situazione sanitaria, sono ancora molte: il calendario dettagliato non potrà essere definito con ampio anticipo, gli eventi dovranno essere realizzati con la massima sicurezza, probabilmente sarà inevitabile uno slittamento delle prime date (solitamente fissate nel mese di marzo) a primavera inoltrata… ma tutto questo non scoraggia i volontari.

Il 2022, infatti, sarà anche l'anno dei grandi festeggiamenti - a suo tempo bloccati dalla pandemia - per la nomina a Patrimonio dell'Umanità delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene: passeggiate naturalistiche, visite guidate ai principali siti culturali e avvenimenti sportivi saranno solo alcune delle proposte per scoprire e vivere un territorio davvero magico.

Confermato anche il programma Cartoline inviate dagli dei dedicato ai luoghi decantati dal poeta Andrea Zanzotto, che quest'anno si amplierà in due diversi filoni: naturalistico e culturale.

Non mancherà neppure, nel mese di giugno, il Concorso enologico Fascetta d'Oro dedicato alla migliore produzione vitivinicola dell'area del Conegliano Valdobbiadene.

Infine, grande attenzione sarà rivolta ai turisti che torneranno a visitare l'area, con l'organizzazione di giornate immersive inserite nel programma di Primavera del Prosecco Superiore e promuovendo la collaborazione tra le varie mostre e gli attori del territorio.