Il governatore del Veneto Luca Zaia punta sui risvolti economici positivi che deriveranno dall’estensione a nove province (da Vicenza a Gorizia) della Doc che porterà nel giro di uno o due anni a produrre oltre 350 milioni di bottiglie di prosecco e consentirà di superare lo champagne.

Ma, il rischio è che tra un paio d’anni venga maturato un eccesso dell’offerta, pericolosa sul fronte dei prezzi. L’assessore veneto all’agricoltura Franco Manzato ha annunciato un giro di vite coniando lo slogan “vigne chiuse” con l’idea di bloccare gli impianti  per far sì che i consorzi decidano di anno in anno quante autorizzazioni concedere.

Nel frattempo il prezzo all’origine delle uve è raddoppiato e i costi dei terreni sono alle stelle.