Per la mela Pink Lady, meno produzione, qualità più alta e un evento tra arte e gourmet
Per la mela Pink Lady, meno produzione, qualità più alta e un evento tra arte e gourmet
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Sono dati di produzione caratterizzati dal segno meno a causa delle avverse condizioni meteorologiche, ma bilanciati dalla crescita continua della qualità: è questo il trend che caratterizza la stagione 2017/2018 della mela Pink Lady, la cui raccolta è iniziata verso la metà dello scorso ottobre, con circa una settimana di anticipo rispetto al 2016.
In Italia, i bacini di coltivazione Pink Lady hanno fatto registrare in Trentino Alto Adige il 65% di potenziale raccolta rispetto al periodo 2016/2017, una percentuale che sale a quota 95% in Emilia Romagna (fonte: Prognosfruit 2017). La Pink Lady è la prima mela a fiorire ed è anche l’ultima a essere raccolta: quindi, si tratta di una varietà tardiva, la cui qualità non è compromessa né dalle alte temperature estive e né dai primi freddi d’autunno, quando assume la sua caratteristica colorazione. In certe annate, rischia di soffrire di gelate nel periodo di fioritura: è successo anche quest’anno, con una conseguente riduzione del raccolto. Dunque, per la stagione 2017/2018, la produzione totale a marchio Pink Lady per l’Italia si prevede attestarsi intorno alle 84.761 tonnellate, poco meno della metà di quella complessiva, compresa tra le 168.000 e le 178.000 tonnellate (-5% rispetto alla stagione precedente). Da parte loro, i frutticoltori aderenti a Pink Lady Europe (oltre 2.800, di cui più di 1.900 soltanto in Italia) continuano a dedicare alla mela dal bollino a forma di cuore grandi energie in chiave di sviluppo. A confermarlo sono sia la politica di piantagioni, che già la scorsa annata aveva visto un aumento del 10% su quella precedente, che il forte dinamismo dimostrato nel rinnovare i frutteti. Da segnalare i 600 nuovi produttori rispetto alla stagione passata, con 450 ettari di frutteti piantati. Così, se i dati relativi alla produzione mostrano una contrazione, la qualità rilevata secondo le ultime osservazione appare molto buona. Il calibro medio delle Pink Lady è superiore rispetto all’anno scorso e, grazie alla bella stagione che ha preceduto il raccolto, i frutti sono molto succosi. La commercializzazione è iniziata nella prima settimana di novembre. Tutti i produttori Pink Lady sono certificati Global Gap e si impegnano in una coltivazione responsabile, dando vita a un modello sostenibile che ha nel controllo il pilastro portante della politica di qualità. Questi dati sono stati evidenziati dall’azienda in occasione dello speciale evento Pink Lady Instant Art Gourmet, svoltosi a Milano, lo scorso 28 novembre. Il suggestivo evento si è sviluppato sia attraverso la composizione in piatto gourmet con protagonista la mela rosa a opera di Enrico Bartolini, chef pluristellato, tra gli altri, del Ristorante e del Bistrot del MUDEC, Museo delle Culture di Milano, che attraverso l’originale scomposizione e ricomposizione in immagini, scattate con la Polaroid, a cura di Maurizio Galimberti, Instant Artist di fama internazionale.
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