Pasta integrale, ormai la sceglie 1 italiano su 2
Pasta integrale, ormai la sceglie 1 italiano su 2
- Information
l trend salutista degli italiani tocca anche il mondo della pasta.
In particolare, quella integrale piace sempre di più, a oltre la metà (53%) degli italiani che la consuma soprattutto perché fa bene oltre che per via del gusto, diverso, e gradito. Lo rivela la ricerca “Gli italiani e la pasta”, realizzata da Doxa per AIDEPI, l’Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane, evidenziando che questo fenomeno trova maggiori consensi tra le ragazze under 24 del Nord d’Italia.
Nell’ultimo anno la pasta integrale ha mostrato, assieme alla pasta di kamut e a quella di farro, tassi di crescita vicini al 20%, ma nei volumi è ancora marginale rispetto alla pasta di semola tradizionale, che rappresenta circa il 90% del mercato (dati IRI 2017).
In Italia si fa pasta integrale da 50 anni. La sua produzione è regolata dalla “legge di purezza sulla pasta”, normativa varata nel 1967 (L. 580/67), che specifica, tra l’altro, parametri come il contenuto di sali minerali, o la percentuale di proteine minima (11,5%). Nel suo impasto c’è acqua e semola integrale di grano duro, prodotto che si ottiene dalla macinazione del grano duro liberato da sostanze estranee e impurità ma “lasciando” la parte esterna del chicco, o crusca, che nella pasta di grano duro tradizionale viene eliminata prima della lavorazione. Il che dà alla pasta integrale il colore più scuro, un sapore diverso e, dal punto di vista nutrizionale, meno calorie e più fibre, in media circa 8 grammi (contro 2,5 gr) ogni 100 di prodotto.
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.