Pam, centro logistico di Alessandria appeso alla sentenza del Tar. Nuova giunta contro l’hub
Pam, centro logistico di Alessandria appeso alla sentenza del Tar. Nuova giunta contro l’hub
- Information
di Emanuele Scarci
Finisce su un binario morto il progetto Pam per il centro logistico di Alessandria.
Un investimento da 60 milioni. Dopo il via libera al progetto della giunta di
centro-destra guidata da Cuttica di Revigliasco,
le elezioni comunali
dello scorso 26 giugno hanno segnato l’ingresso a Palazzo Rosso del neo sindaco
di centro sinistra Giorgio Abonante.
Subito dopo, la nuova giunta ha disposto la revoca della costituzione in giudizio del Comune nel
procedimento avviato davanti al Tar dai cittadini di Villaggio Europa contro la variante parziale del Prg che consente l’insediamento del
polo logistico. Il Comune di Alessandria, dopo una prima proroga della delibera
del Piano esecutivo convenzionato, lo scorso 9 settembre ne ha disposto
un’altra di 9 mesi.
Abonante ha detto che “durante la campagna elettorale uno dei punti fermi era batterci per impedire l’insediamento del polo logistico al Villaggio Europa. Oggi ribadiamo la necessità che il Tar esprima un giudizio in merito alla procedura precedentemente autorizzata”.
Polo ultramoderno
Quello di
Alessandra sarebbe per Pam il sesto hub logistico, il più moderno e sostenibile:
circa 60 mila mq, di cui 15 mila di aree refrigerate per il fresco, pesce
compreso da Genova, e un impianto fotovoltaico da 1,2 megawatt.
Secondo il progetto, il polo dovrebbe sorgere vicino alla tangenziale e
consentire ogni giorno a 120 camion di raggiungerlo senza
entrare in città. La società Pam dedicata all’hub di Alessandria è la Cicieffe che
ha in carico il terreno del centro logistico per 9,7 milioni.
I pdv di Pam in Italia sono 219, a cui si aggiungono 234 in affiliazione
commerciale. Solo a Torino i pdv Pam, per lo più di prossimità, sono una trentina.
Ad Alessandria sono attivi un ipermercato e un Pam local.
Azienda a 2 velocità
Il gruppo
Pam è una macchina che procede a due velocità. Nel 2021 Pam Panorama (gestisce
super, iper, negozi di vicinato e rete franchising) ha perso circa 17 milioni
mentre la rete discount In’s Mercato ha guadagnato 34 milioni su poco più di 1
miliardo di fatturato.
L’anno scorso Pam Panorama ha realizzato un valore della produzione di 1,7
miliardi (come l’esercizio precedente), un Ebitda di 3,1 milioni (22,7 milioni)
e una perdita di 16,8 milioni (-18,4 milioni). I contributi promozionali dei
fornitori sono calati da 147 milioni a 137.
Per l’azienda veneziana la causa della crisi è da ricercare negli effetti della
pandemia, a cui si è sommato anche il caro energia, tanto che il maggior costo della bolletta nel 2021 è stato di 11 milioni, +36% sul 2020.
La situazione era così difficile che l’anno scorso gli amministratori hanno deciso di
sospendere in parte gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali per 24,5
milioni che, normalmente, si sarebbero scaricati sul conto economico nella
misura dell’80%. Si è così evitato anche una maggiore perdita d’esercizio.
Dopo le dimissioni, lo scorso febbraio, dell’amministratore delegato Gianpietro
Corbari e il subentro del dg Andrea Zarotti, è stato accelerato il processo di
ristrutturazione. Si è raggiunto con i sindacati un accordo sulla
procedura di licenziamento di 222 addetti in esubero in 13 ipermercati e due
supermercati tra Emilia Romagna, Toscana e Lazio. Si è ricorsi al criterio
della non opposizione e/o alle riduzioni di orario di lavoro. Inoltre è
scattata la Cigs per 713 addetti.
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