Mondelez International Foundation si impegna per la salute di bambini e ragazzi
Mondelez International Foundation si impegna per la salute di bambini e ragazzi
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Oltre un quinto dei bambini (23%) in Italia non svolge regolarmente attività motorie nel tempo libero e circa un minore su dieci non le pratica neppure in ambito scolastico (11%), per mancanza di spazi attrezzati o perché non previste nel programma.
Tre ragazzi su cinque trascorrono il proprio tempo libero al chiuso, in casa, propria o di amici. Un ragazzo su cinque passa da una a due ore al giorno giocando con i videogame. Un ragazzo su cinque non dispone di spazi pubblici puliti e sicuri vicino a casa e non ha accesso a luoghi all’aperto dove incontrare gli amici. Il 63% di loro cammina al massimo mezz’ora al giorno. L’83% dei genitori dichiara di conoscere le regole per una corretta alimentazione, ma il 38% cena quotidianamente davanti alla tv. Circa un minore su 10 non fa colazione a casa tutti i giorni.
Sono alcuni dei dati più significativi emersi dalla ricerca “Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi” realizzata da IPSOS per Save the Children - l’Organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a proteggere i bambini in pericolo e tutelarne i diritti - e il Gruppo Mondelēz in Italia. Lo studio è stato presentato oggi in una conferenza stampa a Roma, in occasione dei cinque anni di “Pronti, Partenza, Via!”, progetto promosso da Save the Children insieme a Mondelēz International Foundation nelle aree periferiche di 14 città italiane (Milano, Torino, Genova, Ancona, Bari, Sassari, Catania, Palermo, Aprilia, Napoli, Roma, Brindisi, Gioiosa Ionica e Scalea) a favore della pratica motoria e sportiva e dell’educazione alimentare dei bambini.
Il progetto, realizzato in partnership con il Centro Sportivo Italiano (CSI), l’Unione Italiana Sport Per tutti (UISP), e con il contributo di alcune organizzazioni territoriali - Associazione Antropos (Roma), Associazione Gianfrancesco Serio (Scalea), Associazione Don Milani (Gioiosa Ionica) - ha coinvolto nel corso di questi cinque anni oltre 105.000 beneficiari tra bambini e genitori e più di 1.500 figure specializzate tra insegnanti, operatori e professionisti.
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