Macfrut 2022 presentato in Africa
Macfrut 2022 presentato in Africa
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Macfrut 2022: eccellenza ortofrutticola italiana opportunità per i Paesi Africani e dell’area Mediorientale”.
Questo il fil rouge del webinar rivolto alle ambasciate italiane in Africa che lunedì scorso (24 gennaio) ha visto la partecipazione oltre 60 tra ambasciatori, addetti commerciali, uffici Ice-Agenzia, Aics (Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo) e Unido (United Nations Industrial Development Organization).
Promosso da Cesena Fiera, Confindustria Assafrica&Mediterraneo, Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale e Ice-Agenzia, l’incontro è stato il prosieguo di una analoga iniziativa svoltasi la settimana scorsa rivolta alle ambasciate africane in Italia, sempre sul tema Macfrut 2022, anch’essa con una partecipazione di oltre 60 rappresentanti istituzionali.
Ad aprire la giornata di lunedì scorso è stato Antonio Montanari vicepresidente di Confindustria Assafrica Mediterraneo: «Tra le cinque priorità delineate dalla Banca Africana di Sviluppo, gli High Five’s, vi è ‘Feed Africa’: nutrire l’Africa, che si pone l’obiettivo di favorire lo sviluppo dell’agricoltura sostenibile, inclusiva e business oriented nel Continente. Per raggiungere tali obiettivi è dunque necessario lavorare con i Governi nazionali, le comunità regionali, il settore privato e fare sinergia come Sistema Paese per far sì che l’Italia venga considerata attore centrale di questa filiera. In questa cornice Macfrut riveste un ruolo importante per la promozione di specifici progetti di filiera, che possono essere driver di sviluppo per il Continente e ai quali le aziende italiane possono dare un fondamentale apporto in termini di know how e innovazione industriale».
Sull’edizione 2022 della fiera internazionale dell’ortofrutta (Rimini Expo Center 4-6 maggio) si è soffermato Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, che prima di tutto ha tracciato un quadro generale del Continente. «Il settore ortofrutticolo è strategico per il Continente africano alle prese con le problematicità nella produzione, a cui si aggiungono altre due complessità: la difficoltà della catena del freddo che lo porta a disperdere un terzo della sua produzione, e la mancata integrazione tra produzione e mercati. In tutto questo Macfrut può svolgere un ruolo centrale in quanto unica fiera di filiera capace di ospitare imprese in rappresentanza di tutti gli anelli di cui l’Africa necessità».
Tra i progetti in campo di Macfrut 2022, gli Africa Days, tre giorni di eventi sulle opportunità per le aziende del settore ortofrutticolo nel Continente. Più nel dettaglio dal 4 al 6 maggio, saranno ospitati gli Stati Generali dell’ortofrutta africana, ci sarà la presentazione dei progetti di cooperazione internazionale di Aics, inoltre saranno promossi focus su specifici Paesi per presentare alle imprese le opportunità di mercato in grande sviluppo.
Il Direttore generale di Ice-Agenzia Roberto Luongo si è soffermato sui progetti messi in campo e sul lavoro di squadra nel continente: «Sono tanti gli strumenti messi a disposizione da parte di ICE -Agenzia a favore delle aziende nel Continente, per citarne alcuni Lab Innova, Demo Farm, incoming di buyer e incontri b2b nei principali eventi fieristici. Vogliamo incrementare la presenza italiana in Africa e questo è possibile solo attraverso un lavoro di squadra che coinvolga Farnesina, Aics, Assafrica e Ice. Noi crediamo fortemente in questo Continente tant’è che sono in programma nuove aperture di uffici Ice a supporto delle aziende italiane».
Le conclusioni sono state affidate a Giuseppe Mistretta, Direttore per l'Africa sub-sahariana Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. «Macfrut mette in campo progetti concreti di sviluppo nel campo agricolo nel Continente, e in questo contesto un ruolo importante viene svolto anche dai nostri ambasciatori in Africa che sono il punto di raccordo tra le esigenze degli Stati, le loro aspettative e la fiera. Ricordo che la Banca centrale Africana di Sviluppo ha stanziato 25 miliardi per i prossimi anni per lo sviluppo di progetti ‘verdi’ e contro il cambiamento climatico. È un chiaro segnale della priorità del Continente anche verso i vari settori collegati all’agricoltura e all’orticoltura».
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