I risultati della consueta indagine trimestrale che l’Ismea ha condotto a marzo presso un panel di 1.200 industriali indicano un deterioramento dei giudizi nel Nord Ovest e nel Mezzogiorno, a fronte di un bilancio migliore nel Nord Est e nel Centro Italia.

La flessione della domanda, specie di quella interna, e il lieve accumulo delle scorte sono i fattori all’origine del peggioramento congiunturale della fiducia.  Emerge dai giudizi degli operatori un atteggiamento di generale prudenza sulla programmazione produttiva e sui piani di investimento per il 2011, in un contesto di forte incertezza alimentato anche delle tensioni geopolitiche nell’area del Mediterraneo.

Anche presso la Grande distribuzione alimentare l'indagine rivela andamenti differenziati a seconda delle aree geografiche, evidenziando un maggiore ottimismo nel Nord Est e nel Centro Italia.

In generale l’indice ha fatto segnare un aumento di circa 14 punti su base trimestrale e di 5 punti sullo stesso periodo del 2010. A incidere positivamente sugli umori delle aziende sono state le attese più favorevoli sull’andamento delle vendite nel breve periodo. Giudizi in prevalenza positivi anche sul livello delle giacenze di magazzino, indicate in riduzione soprattutto sul trimestre precedente.