L'"International Herald Tribune" afferma che il nostro grana padano sarebbe a rischio, sia lungo la catena produttiva che lungo quella distributiva, se non fosse per l'aiuto fornito alle aziende dalla manodopera immigrata.

Molti allevatori oggi provengono dall'India e sono Sikh del Punjab. Tant'è vero che nel cremonese Singh sta diventando uno dei cognomi più comuni e diffusi.
Se gli addetti alla filiera sono tremila, almeno un migliaio di essi è rappresentato dagli stranieri.
Lo ha ammesso anche Simone Solfanelli, presidente Coldiretti Cremona, che ha confessato al giornale Usa, che senza gli indiani non si saprebbe come fare.

Il problema è che ormai, come in molti altri settori, gli italiani rifiutano un lavoro troppo pesante che, a dispetto della meccanizzazione, presuppone una presenza costante nella stalla.