I Love Poke scommette sul mercato italiano e fa tris rilevando le insegne Pokescuse e Poke Kal e stringendo unaIl food concept annuncia un importante piano di espansione con M&A e partnership

che lo porteranno a 230 punti vendita sul territorio nazionale entro la metà del 2023 con Giappo Italia, titolare del brand Giappoke, per l’espansione nel Mezzogiorno. L’operazione porterà la catena che per prima, cinque anni fa, ha introdotto il poke in Italia, a diventare leader assoluto sul territorio italiano con duecentotrenta punti vendita entro la metà del prossimo anno, il 30% di market share e un volume di affari di 130 milioni di euro con un Ebitda di oltre 30milioni di euro nel 2023.

La formalizzazione delle acquisizioni di Poke Kal e Pokescuse avverrà il prossimo febbraio e porterà a una riconversione di sessantasei punti vendita (in totale tra i due marchi) entro l’estate, mentre Giappo Italia diventa da subito master franchisee per il sud Italia: il piano di sviluppo messo a punto dai rispettivi management prevede nei primi mesi di attività la conversione dei dodici store Giappoke e l’apertura di dieci nuovi punti vendita nel meridione, che daranno lavoro ad almeno cinquanta addetti persone.

La strategia di espansione di I Love Poke è supportata da numeri e dati importanti: la seconda edizione del report “Il mercato del Poke in Italia”, presentata a fine settembre da Growth Capital in occasione della Giornata mondiale del Poke, delinea un quadro più che roseo per il piatto tipico della cucina hawaiana: se a livello mondiale continua il trend positivo (con un Cagr del 8,4% nel quadriennio 2022-2026) in Italia ha fatto registrare tassi di crescita superiori alla tripla cifra, con opportunità di ulteriori sviluppi. Nel nostro Paese il giro d’affari è passato da 151 milioni di euro del 2021 a 328 milioni a giugno 2022 (+117%), positivo anche l'andamento delle aperture dei punti vendita aumentati a 820 nel 2022 (+140% rispetto al 2021). Per il 2026 si attende un Cagr del 20% che potrebbe far volare il mercato a quota 689 milioni di euro.