Gli italiani sempre più propensi al “touch”

Gli italiani sempre più propensi al “touch”
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L’azienda Gigaset, tra i leader di mercato nella telefonia cordless in Europa, presenta una ricerca realizzata in collaborazione con l’Istituto milanese intelliGO. br /> Secondo quanto emerso, circa un terzo degli italiani utilizza un cellulare con tecnologia touch screen e tra questi il full touch è largamente più diffuso. Ciò nonostante, il 64,8% degli intervistati ha dichiarato di non utilizzare dispositivi touch, contro il 28,1% che utilizza invece dispositivi full touch e il 6,4% il semi-touch.
Ad usufruire di tale tecnologia sono soprattutto gli uomini (45,7% vs il 26,5% delle donne), così come si registra una percentuale maggiore di user nel Centro–Italia (43,9% vs 29,4% del Nord/Est, il 34,9% del Nord/Ovest e il 31,5% di Sud ed Isole) e nei giovani under 25 (oltre il 63% vs meno del 9% degli over 65), soprattutto nella fascia compresa dai 15 ai 24 anni.
Dunque il telefono fisso resta comunque una costante nelle pratiche di consumo degli italiani: il numero medio di telefoni in famiglia è pari a 1,12 (tradizionale), 0,88 (cordless) e 2,77 (cellulari). Ad utilizzare cordless e telefoni a filo sono soprattutto gli over 55 e meno gli under 25 (l’80% vs il 68%). Si inverte, invece, il dato per i cellulari, con i più assidui utilizzatori fra i giovani (100%) e meno fra i più adulti (70%).
Ad usufruire di tale tecnologia sono soprattutto gli uomini (45,7% vs il 26,5% delle donne), così come si registra una percentuale maggiore di user nel Centro–Italia (43,9% vs 29,4% del Nord/Est, il 34,9% del Nord/Ovest e il 31,5% di Sud ed Isole) e nei giovani under 25 (oltre il 63% vs meno del 9% degli over 65), soprattutto nella fascia compresa dai 15 ai 24 anni.
Dunque il telefono fisso resta comunque una costante nelle pratiche di consumo degli italiani: il numero medio di telefoni in famiglia è pari a 1,12 (tradizionale), 0,88 (cordless) e 2,77 (cellulari). Ad utilizzare cordless e telefoni a filo sono soprattutto gli over 55 e meno gli under 25 (l’80% vs il 68%). Si inverte, invece, il dato per i cellulari, con i più assidui utilizzatori fra i giovani (100%) e meno fra i più adulti (70%).
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