Federdistribuzione, riforme subito per arrestare le vendite in calo
Federdistribuzione, riforme subito per arrestare le vendite in calo
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I dati pubblicati nei giorni scorsi dall’Istat e relativi alle vendite al dettaglio nel mese di ottobre evidenziano, rispetto allo stesso mese del 2013, un calo pari allo 0,8%. br />La flessione ha riguardato tanto i prodotti alimentari (-0,5%) quanto il non food (-1%). Da gennaio 2014 la contrazione delle vendite di prodotti di largo consumo si attesta all’1,3% (-1,1% per l’alimentare e -1,2% per il non alimentare).
E’ una tendenza che non mostra alcun segnale di cambiamento, nonostante gli interventi del Governo finalizzati a ridare potere d’acquisto alle famiglie, come gli 80 euro mensili a dieci milioni di persone - ha dichiarato il Presidente di Federdistribuzione Giovanni Cobolli Gigli. Troppe le aree di incertezza sul futuro, relative sia allo stato di salute del Paese che alla situazione personale e dei propri familiari, che inducono i consumatori che hanno disponibilità economica a risparmiare piuttosto che ad acquistare. Aumenta infatti la liquidità detenuta dalle famiglie (il Censis la stima nel 2014 in 1219 mld € con un aumento di 243 mld dal 2007) e si tende a rimandare ogni spesa che non è strettamente necessaria”.
“La ripresa del Paese non può che partire dal rilancio dei consumi, che potranno tornare a crescere solo se si riuscirà a ridare fiducia a famiglie e imprese – ha aggiunto Cobolli Gigli - Per questo occorre portare avanti con determinazione un programma di riforme, economiche e istituzionali, che imprimano una scossa al Paese e trasmettano l’idea di cambiamento. Sia la Legge di Stabilità che il Jobs Act contengono elementi che riteniamo positivi, per dare nuovo potere d’acquisto alle famiglie, ridurre i costi delle imprese e inserire più flessibilità nel mondo del lavoro. Approvata la Legge di Stabilità è ora importante che nella stesura delle disposizioni attuative il Jobs Act mantenga le promesse che ha in questo momento – ha concluso il Presidente di Federdistribuzione.
E’ una tendenza che non mostra alcun segnale di cambiamento, nonostante gli interventi del Governo finalizzati a ridare potere d’acquisto alle famiglie, come gli 80 euro mensili a dieci milioni di persone - ha dichiarato il Presidente di Federdistribuzione Giovanni Cobolli Gigli. Troppe le aree di incertezza sul futuro, relative sia allo stato di salute del Paese che alla situazione personale e dei propri familiari, che inducono i consumatori che hanno disponibilità economica a risparmiare piuttosto che ad acquistare. Aumenta infatti la liquidità detenuta dalle famiglie (il Censis la stima nel 2014 in 1219 mld € con un aumento di 243 mld dal 2007) e si tende a rimandare ogni spesa che non è strettamente necessaria”.
“La ripresa del Paese non può che partire dal rilancio dei consumi, che potranno tornare a crescere solo se si riuscirà a ridare fiducia a famiglie e imprese – ha aggiunto Cobolli Gigli - Per questo occorre portare avanti con determinazione un programma di riforme, economiche e istituzionali, che imprimano una scossa al Paese e trasmettano l’idea di cambiamento. Sia la Legge di Stabilità che il Jobs Act contengono elementi che riteniamo positivi, per dare nuovo potere d’acquisto alle famiglie, ridurre i costi delle imprese e inserire più flessibilità nel mondo del lavoro. Approvata la Legge di Stabilità è ora importante che nella stesura delle disposizioni attuative il Jobs Act mantenga le promesse che ha in questo momento – ha concluso il Presidente di Federdistribuzione.
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