Visite: 40
Federdistribuzione: più potere d’acquisto ai cittadini e meno tasse sulle imprese per ripartire
Visite: 40
Federdistribuzione: più potere d’acquisto ai cittadini e meno tasse sulle imprese per ripartire
- Information
I dati provvisori per il mese di febbraio 2014 diffusi oggi dall’Istat registrano un tasso di inflazione pari al +0,5% rispetto a febbraio 2013, in calo rispetto ai tre mesi precedenti che si erano attestati al +0,7%. La riduzione del tasso di inflazione è principalmente legata al calo dei prezzi di frutta e verdura (rispettivamente -3,7% e -3,9% sul febbraio 2013), dei carburanti (benzina -3,6% e gasolio -3,4%) e di alcuni beni durevoli (telefonini -17,4%, computer -10,5%). In rallentamento anche la dinamica dei prezzi per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona: dal +1,3% di gennaio al +0,9% di febbraio.
“L’Istat ha fornito un quadro impietoso del Paese: il 2013 è stato l’anno peggiore dall’inizio della crisi per le vendite al dettaglio (-2,1%), l’inflazione è calata a febbraio al +0,5% - un tasso che evoca spettri di deflazione – e la disoccupazione a gennaio è arrivata al 12,9%, il dato più alto dal 1977 – afferma Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – La crisi non è ancora alle spalle, le famiglie continuano a soffrire e permangono le incertezze sul futuro. Diventa prioritario intervenire per dare solidità e continuità ai pochi segnali positivi che emergono, come la debole crescita congiunturale del PIL nell’ultimo trimestre del 2013 (+0,1%)”.
“Sproniamo il Governo a varare in tempi rapidi provvedimenti che ridiano potere d’acquisto ai cittadini, in particolare ai meno abbienti, e riducano il peso fiscale per le imprese – continua Cobolli Gigli – Occorre ridare slancio ai consumi, vero motore della crescita, facendo sì che la ripresa della domanda interna si affianchi a un’esportazione che continua a “tirare”, favorendo in questo modo lo sviluppo della produzione industriale e quindi dell’occupazione”
“L’Istat ha fornito un quadro impietoso del Paese: il 2013 è stato l’anno peggiore dall’inizio della crisi per le vendite al dettaglio (-2,1%), l’inflazione è calata a febbraio al +0,5% - un tasso che evoca spettri di deflazione – e la disoccupazione a gennaio è arrivata al 12,9%, il dato più alto dal 1977 – afferma Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – La crisi non è ancora alle spalle, le famiglie continuano a soffrire e permangono le incertezze sul futuro. Diventa prioritario intervenire per dare solidità e continuità ai pochi segnali positivi che emergono, come la debole crescita congiunturale del PIL nell’ultimo trimestre del 2013 (+0,1%)”.
“Sproniamo il Governo a varare in tempi rapidi provvedimenti che ridiano potere d’acquisto ai cittadini, in particolare ai meno abbienti, e riducano il peso fiscale per le imprese – continua Cobolli Gigli – Occorre ridare slancio ai consumi, vero motore della crescita, facendo sì che la ripresa della domanda interna si affianchi a un’esportazione che continua a “tirare”, favorendo in questo modo lo sviluppo della produzione industriale e quindi dell’occupazione”
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.