In base alle dichiarazioni di Maurizio Gardini, presidente di Fedagri-Confcooperative, per far fronte al previsto deficit di lungo periodo del settore cerealicolo è necessario incrementare la produzione, seguendo, però, precise e puntuali strategie. Una delle priorità del settore deve essere la tracciabilità del prodotto, al fine di qualificare l’offerta nazionale. Attualmente l’Italia importa il 40% del proprio fabbisogno di frumento duro (2,5 milioni di tonnellate ogni anno) e oltre il 60% di quello tenero (quasi 5 milioni di tonnellate).