È morto Armin Loacker, portò l’azienda al successo internazionale
È morto Armin Loacker, portò l’azienda al successo internazionale
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È morto a 78 anni Armin Loacker, figlio del fondatore dell’omonimo marchio.
L’azienda dolciaria, che ha sede a Renon, in Trentino Alto Adige, venne fondata nel 1914 dal padre Alfons Loacker, che iniziò come apprendista pasticcere.
A Prima Guerra Mondiale finita Alfons inaugurò la sua prima bottega in via della Roggia a Bolzano dove inizia la commercializzazione delle sue cialde. Il successo fu immediato e dopo poco il giro d’affari si estese.
Le prime confezioni vendute con il packaging poi diventato iconico risalgono agli anni Trenta, ma è alla fine degli anni Cinquanta che Armin, con il suo ingresso in azienda, puntò alla diffusione dei wafer a livello nazionale. Nel 1970, quando il padre morì, il figlio insieme alla sorella Christine assunse il controllo di Loacker e la portò al successo internazionale. Nel 1974 fu realizzato lo stabilimento di Auna di Sotto, con forni che permettono la produzione di 40 mila confezioni di wafer al giorno.
Oggi l’azienda, nota in tutto il mondo, impiega oltre mille dipendenti, con un volume d’affari di 330 milioni di euro.
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