Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo ha chiarito in una nota alcuni aspetti inerenti al recente allarme sull’olio deodorato.

La sempre maggiore diffusione sul mercato di olio deodorato – scrive De Castro - è causa di forte distorsione di concorrenza. Bottiglie “spacciate” per olio extra-vergine d’oliva sono vendute a prezzi bassissimi. Uno svantaggio enorme per i tanti produttori “onesti” che realizzano olio d’oliva di qualità sopportando ingenti costi produttivi, e un danno per i nostri cittadini inconsapevoli di consumare un olio che non ha le caratteristiche qualitative e organolettiche ricercate.

L’Unione Europea ha opportunamente inserito una metodologia precisa tra le analisi necessarie per la determinazione delle caratteristiche degli oli extra vergini immessi in commercio. Ciò è avvenuto all’interno del Regolamento CE 61/2011 del 24 gennaio che modifica il regolamento (CEE) n. 2568/91 relativo alle caratteristiche degli oli d’oliva e degli oli di sansa d’oliva nonché ai metodi di analisi ad essi attinenti. Un importante provvedimento a tutela della sicurezza alimentare e a difesa delle produzioni di qualità, finito sotto accusa da una parte della stampa che lo ha considerato come uno “sdoganamento” dell’olio taroccato che di fatto autorizzerebbe i condimenti “deodoranti”.