di Emanuele Scarci

Si avvia da oggi la Beer revolution di Baladin. Il Birrificio artigianale delle Langhe apre le porte agli investitori e alla sua community: lancia una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Mamacrowd con l'obiettivo di raccogliere 5 milioni di euro. Serviranno a sostenere la crescita e aumentare il fatturato dai 16 milioni del 2023 ai 50 milioni stimati nel 2028 e a quadruplicare a 100 mila ettolitri i volumi annui prodotti nei siti di Bernareggio, in Brianza, e Piozzo, nel Cuneese.

"Abbiamo scelto di aprire il capitale dell'azienda per crescere insieme alla nostra community - ha detto nel corso della presentazione di ieri il fondatore Teo Musso, ceo di Baladin -. Questa campagna di crowdfunding ci consentirà di compiere un significativo salto dimensionale e di sviluppare ulteriormente alcuni valori fondanti della nostra realtà. L’apertura del capitale rappresenta, inoltre, un primo importante approccio ai mercati finanziari”.
La raccolta fondi ha un minimo di 250 euro e gli "appassionati/soci" necessari per la copertura dell'offerta potrebbero arrivare fino a 20 mila.

Profeta in patria

Baladin è stata la prima a produrre una birra 100% italiana, creando una filiera agricola nazionale integrata, che dalla coltivazione delle materie prime (oltre il 90% degli ingredienti viene autoprodotto) termina con una catena distributiva di proprietà.

Nel 2023 Baladin ha prodotto circa 26 mila ettolitri di birra, in crescita rispetto al -7% del dato Assobirra. Il birrificio ha una rete B2b di circa 3 mila rivenditori e un e-commerce che ha servito 24 mila clienti. Solo il 3% del fatturato è realizzato nella Gdo, ma l’azienda ha appena cambiato distributore con l’obiettivo di migliorare il servizio e portare sugli scaffali le birre speciali. Il birrificio esporta in 47 paesi.

Le risorse raccolte serviranno anche a rendere il birrificio di Piozzo indipendente dal punto di vista idrico, sfruttando una falda a 300 metri di profondità, e l’avvio di Open Hub, il primo birrificio condiviso d’Italia in cui verranno ospitati 5 produttori artigianali.
La crescita passerà attraverso alcune direttrici prioritarie, tra cui lo sviluppo della strategia di marketing e comunicazione, interventi sui canali di vendita omnichannel in Italia e il potenziamento sui mercati internazionali. È previsto, a supporto di queste attività, l’ingresso di nuove competenze e professionalità in tutti i comparti aziendali e un rafforzamento della struttura manageriale.
Oggi la neo costituita Baladin srl è controllata da Musso e dal figlio Isaac (con il 69,1%) e dagli azionisti Oscar Farinetti (17,5%), il direttore finanziario Alessandro Ferrario (6,8%), Franco Fallarini (5,6%) ed Elio Parola (1%).