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Coop chiede una liberalizzazione dei farmaci più concreta

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Redazione

“Vogliamo una vera liberalizzazione.

I farmaci possono costare meno così come testimonia la nostra esperienza, seppur limitata dalle attuali normative, nella vendita dei farmaci da banco. Oltre alla convenienza indiscutibile, devono pesare sul piatto della bilancia a favore di un’equiparazione completa fra farmacie e parafarmacie, la presenza anche in quest’ultime di farmacisti seri e preparati esattamente alla stessa stregua dei loro colleghi, e la maturità di comportamento dimostrata dai cittadini consumatori. Il resto è soltanto una difesa corporativa a svantaggio della collettività”.


Questa la posizione dell’insegna numero uno in Italia che dal 2006 (anno della prima parziale liberalizzazione) ha aperto 123 Coop Salute in cui operano 450 farmacisti professionisti in grado di garantire altrettanta sicurezza e professionalità dei loro colleghi che lavorano in farmacia. Nei punti vendita i farmaci da banco costano mediamente un -25/-30 %  rispetto allo stesso farmaco acquistato in farmacia. Coop inoltre vanta la sola esperienza in Italia di farmaci a marchio proprio (5 principi attivi tra i più conosciuti), in questo caso specifico i prezzi sono il 50% in meno rispetto alle corrispondenti marche di riferimento vendute nel circuito delle farmacie.



“I benefici generati da una seppur parziale liberalizzazione – sostiene Coop -  sono indubbi e sotto gli occhi di tutti. Non c’è motivo per arretrare su un’esperienza assolutamente positiva che ha rivelato la maturità di comportamento dei cittadini consumatori: nessun fenomeno di accaparramento, nessuna promozionalità, viceversa acquisti corretti e consapevoli esercitati in spazi definiti e delimitati. Mettere un farmaco in un circuito diverso da quello delle farmacie, ma sempre con la presenza dei farmacisti che riteniamo indispensabile, ha significato  allargare il servizio, diminuire i prezzi, creare lavoro senza generare abusi”.

Se infatti si applicasse alla fascia C dei farmaci lo sconto medio oggi praticato da Coop sui farmaci da banco si può stimare nel medio-lungo termine, grazie anche agli effetti emulativi imposti dalla concorrenza,  un risparmio per il consumatore di oltre 700 milioni di euro.

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