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Conapi: approvato il bilancio di esercizio 2019/2020

Conapi: approvato il bilancio di esercizio 2019/2020
Conapi: approvato il bilancio di esercizio 2019/2020

Conapi: approvato il bilancio di esercizio 2019/2020

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Redazione

Si è tenuta il 28 novembre scorso, eccezionalmente in modalità remota a seguito delle restrizioni legate all’emergenza Covid-19, l’Assemblea ordinaria annuale dei soci Conapi.

I soci sono saliti a quota 315 (erano 279 nel precedente esercizio), confermando Conapi Consorzio nazionale apicoltori come la più grande cooperativa europea, composta da oltre 600 apicoltori - in forma singola e associata - tra cui molti giovani, dislocati in tutta Italia, con un patrimonio complessivo di 100.000 alveari.

Il bilancio d’esercizio 2019/2020 si chiude con un fatturato complessivo in crescita attestatosi a 23,8 milioni di euro (+5% sul 2018/2019), e un utile pari a 297.823: merito delle produzioni caratteristiche, che segnano una crescita a volume del 15%, in particolare per il miele. Ottimi riscontri ha registrato la linea biologica Mielizia bio che, insieme all’ampliamento della gamma e all’ingresso in importanti catene della Gdo, ha contribuito alla crescita del 40% del fatturato complessivo dei brand del consorzio, rispetto all’ultimo esercizio.

Cresce anche la brand awareness, grazie anche alla maggiore distribuzione e ai costanti investimenti in comunicazione. Le rilevazioni Nielsen sulle performance di vendita, fissate al luglio 2020, indicano un aumento a valore del mercato del miele in Italia pari al +12%: Mielizia mostra una performance maggiore con una crescita della propria quota a valore pari al + 36% in Gdo Italia, collocandosi al terzo posto tra i marchi più venduti.

La stagione 2019 ratificata con il bilancio appena approvato è stata peraltro caratterizzata da un raccolto scarso: meno di 18.000 q.li (di cui il 38% biologico), il più avaro degli ultimi 10 anni. A soffrire soprattutto il miele d’acacia, il più richiesto da sempre, che registra il record negativo in Italia. Male anche l’eucalipto e la melata (miele di bosco) che hanno segnato una sensibile diminuzione. Anche gli investimenti volti ad aumentare gli alveari in produzione (+10% rispetto al 2018) non sono stati quindi sufficienti a compensare il trend negativo: il raccolto segna nel complesso un calo pari al -15%.

Guardando al conferimento relativo all’anno 2020, che si chiuderà a fine dicembre, dalle dichiarazioni dei soci, si conferma l’andamento negativo della produzione, attestata su valori più che dimezzati rispetto agli standard di 10 anni fa. Non si tratta quindi di una situazione straordinaria, dovuta ad eventi occasionali, ma si deve purtroppo constatare un inesorabile calo produttivo. È stabile la scarsa produzione dell’acacia nazionale, leggermente aumentata rispetto al 2019, l’anno horribilis per questo miele. È stata quasi assente la produzione di acacia nei paesi dell’Est, normalmente grandi produttori di questo monoflora. Diminuito anche il millefiori, il raccolto rifugio per gli apicoltori.

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