Carte di pagamento: le nuove leggi UE spingerebbero oltre il 70% degli italiani a tornare al contante
Carte di pagamento: le nuove leggi UE spingerebbero oltre il 70% degli italiani a tornare al contante
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L’indagine di Hall & Partners, condotta su un campione di oltre mille persone rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 e i 54 anni, ha indagato alcuni aspetti finora poco esplorati del rapporto tra i consumatori e le carte di pagamento focalizzandosi, in particolare, sui costi del sistema e sui timori rispetto a un possibile cambiamento dello status quo.
Primo dato di interesse è la convinzione comune (55% degli intervistati) che l’attuale sistema sia più caro per il consumatore e il commerciante, con una larga maggioranza di persone che non crede che il sistema sia oneroso per la banca o il fornitore della carta.
Ma che cosa accadrebbe a fronte di un mutamento di scenario, in termini di variazioni dei costi per i vari attori del sistema? Nell’ipotesi che a diminuire fossero le commissioni a carico dei commercianti, il pubblico idealmente preferirebbe (78% degli intervistati) che la differenza a carico del sistema venisse riassorbita dai fornitori delle carte, cioè le banche.
Tuttavia, nella realtà, il consumatore teme (79%) che alla fine questa differenza andrà a ricadere su di lui, aggravando un quadro che, come visto sopra, è già vissuto come piuttosto oneroso. Se le carte diventassero sensibilmente più care, il consumatore tornerebbe a usare in modo massiccio il contante (71%) o andrebbe a ridurre il numero di carte possedute (72%).
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