Capgemini: il futuro dei punti vendita è in discussione
Capgemini: il futuro dei punti vendita è in discussione
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I consumatori si sentono sempre più frustrati dalle esperienze di shopping all'interno di negozi che offrono ben poco della comodità delle loro controparti online; quattro acquirenti su dieci dichiarano che fare acquisti in un negozio è un'attività noiosa, tanto che un terzo preferirebbe piuttosto restare a casa a lavare i piatti.
Questo è quanto risulta dai dati del report pubblicato oggi dal Digital Transformation Institute di Capgemini con il titolo ‘Making the Digital Connection: Why Physical Retail Stores Need a Reboot’.
Lo studio, realizzato intervistando 6.000 consumatori e 500 executive del settore retail in nove Paesi (Stati Uniti, Cina, Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Spagna, Paesi Bassi e Svezia), sottolinea un crescente divario tra retailer e consumatori in merito all'importanza dei negozi fisici: mentre l'81% degli executive del settore considera importante il punto vendita, meno di metà dei consumatori (45%) condivide la stessa opinione. I consumatori si dichiarano delusi dalle esperienze di acquisto effettuate di persona, che non solo non sono riuscite a mantenere il passo con gli sviluppi dello shopping online, ma che sono anche scollegate dai negozi online.
Più di metà (54%, in Italia il 58%) degli executive interpellati nel settore retail ammette la propria lentezza nel digitalizzare i punti vendita fisici. I retailer sono coscienti dell'importanza della digitalizzazione all'interno del punto vendita, anche se, d'altra parte, sono limitati sia dagli investimenti tecnologici già effettuati che dalle capacità del personale in negozio.
Emiliano Rantucci, Vice President e Responsabile Consumer Products & Retail di Capgemini Italia, ha dichiarato: “Gli acquirenti sono sempre più lontani dall'esperienza in-store, ed è facile capire perché. La maggior parte dei negozi fisici rimane testardamente ‘offline’, incapace di offrire la velocità, la flessibilità e la facilità d'uso che i consumatori si aspettano dai siti web. Le voci diffuse circa il rapido declino del negozio fisico possono essere esagerate, ma si avvicinano comunque alla realtà. Molti retailer con cui abbiamo parlato ammettono di avere difficoltà nella rapida digitalizzazione dei punti vendita a causa della difficoltà nella definizione di business case per i relativi investimenti. Questo report chiarisce che la vera domanda che i retailer debbono porsi non è tanto se possano permettersi di trasformare l'esperienza in-store, quanto piuttosto se possano permettersi di non farlo”.
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