Nel primo semestre del 2010 le vendite del gruppo sono state pari a 515,7 milioni di euro (+16,7%; +8,7% crescita organica, +2% effetto cambi e +6,1% effetto perimetro, quest’ultimo principalmente dovuto all’acquisizione di Wild Turkey). Il margine lordo è stato di 299,6 milioni, in crescita del 20,4%, e pari al 58,1% delle vendite, principalmente grazie al mix favorevole delle vendite dovuto alla crescita a doppia cifra del segmento spirit. L’utile netto del gruppo è stato pari a 69,3 milioni, in crescita del +15,2% (+13,6% a cambi costanti). Gli spirit, che rappresentano il 76,9% del business, hanno registrato una variazione delle vendite del +24,2%, determinata da una crescita organica del +13,9%, da un impatto positivo dei cambi del +2,5% e da un effetto perimetro del +7,8%. Gli wine, che rappresentano il 11,5% del fatturato, hanno registrato una variazione negativa del -1,3%, determinata da una flessione del business organico del -4%, da una crescita di perimetro del +1,8% e da un impatto positivo dei cambi del +0,9%. I soft drink, che rappresentano il 10,5% del fatturato, hanno registrato un -5,1%, determinato dalla contrazione di bibite analcoliche e acque minerali (-6,8%), imputabile principalmente alle condizioni climatiche avverse, e di Crodino (-4,3%), attribuibile a un andamento meno favorevole nel canale bar- Nella foto, Bob Kunze-Concewitz, ceo del gruppo Campari.