Cresce a Ravenna “Brutti ma buoni”, il progetto di Coop Adriatica che destina in solidarietà i prodotti invenduti, poiché prossimi alla scadenza o con piccole imperfezioni estetiche, ma ancora buoni e perfettamente commestibili. In provincia, l’iniziativa è presente in 7 punti vendita della Cooperativa: nel 2010 i negozi del Ravennate hanno donato circa 120 tonnellate di alimenti – soprattutto frutta, verdura, carne, latticini e scatolette – per un valore di 550 mila euro, in favore di 16 associazioni di volontariato e cooperative di solidarietà, contro le 109 tonnellate e i 475 mila euro trasferiti l’anno precedente.

A partire da questo mese, poi, i cibi “Brutti ma buoni” sfameranno anche gli oltre 200 gatti dell’oasi felina gestita dall’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali di Ravenna. Le donazioni saranno effettuate dal supermercato Coop di Ravenna Faentina, in Piazzale Nenni

“Brutti ma buoni” ha preso il via anche nel supermercato Coop di Cornuda (Treviso), in via della Pace 35. A beneficiare delle donazioni del negozio è la cooperativa sociale “Kirikù”, che gestisce la comunità diurna “Girorà” di Crocetta del Montello, dove sono ospitati una decina di minori in difficoltà, e che segue, all’esterno, alcune famiglie in situazioni di disagio.

“Il recupero degli invenduti a fini sociali – spiega il direttore delle Politiche sociali di Coop Adriatica Marco Gaiba – si inserisce perfettamente nell’ambito della nostra strategia della sostenibilità, perché è un’attività economicamente sostenibile grazie alla riduzione degli sprechi, capace di offrire risposte sociali concrete alle persone bisognose, e con ricadute positive sull’ambiente. In questo momento, è anche un’importante azione per contribuire, insieme alle istituzioni e la comunità locale, alla definizione di un piano coordinato di riduzione della povertà”.