Bolton group approva il quarto Bilancio di sostenibilità
Bolton group approva il quarto Bilancio di sostenibilità
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Bolton Group, impresa multinazionale familiare italiana che da oltre 70 anni produce e distribuisce un’ampia gamma di beni di largo consumo di alta qualità e sostenibili, ha presentato il suo quarto Bilancio di sostenibilità.
La creazione di un Advisory
Board, il rafforzamento delle partnership internazionali e il miglioramento
degli indicatori di performance sono stati prova dell’impegno del Gruppo verso
lo sviluppo sostenibile.
Nel corso del 2021, infatti, il Gruppo ha attuato cambiamenti importanti volti a contribuire ad un futuro sostenibile. È con questo obiettivo che è stata definita una nuova governance interna per lo sviluppo sostenibile che ha visto la nomina di un Sustainable development director, figura che risponde direttamente al board e ricopre un ruolo di coordinamento delle attività implementate dalle diverse business unit. Per ciascuna unit, inoltre, sono stati identificati dei responsabili di sostenibilità con team dedicati, che rispondono agli amministratori delegati o ai direttori generali delle diverse aree di business. Bolton Group si è altresì dotato di un Sustainability advisory board, ovvero, un comitato composto da esperti indipendenti esterni all’azienda con il compito di stimolare e arricchire il percorso del Gruppo attraverso il confronto periodico con il Consiglio di Amministrazione.
Oltre al rafforzamento della governance interna, il gruppo ha continuato ad investire nelle partnership e iniziative con organizzazioni internazionali, tra le quali Wwf, Oxfam, il Global Compact delle Nazioni Unite, ISSF, Valore D e il Banco Alimentare. Il modello di Bolton Group è fondato infatti su collaborazioni trasformative capaci di generare un cambiamento positivo e di valore.
Nel 2021 il Gruppo, in linea con il suo piano strategico di espansione, ha acquisito tre nuove realtà con un focus particolare in termini di sostenibilità: Wild Planet Foods, azienda statunitense leader nell’innovazione e pioniera nel mercato delle conserve di pesce pescato in modo responsabile, Madel azienda italiana leader nel segmento dei prodotti per la casa a basso impatto ambientale e The Tuna Store, azienda statunitense fornitrice di prodotti a marchio privato a base di tonno con alti standard in termini di qualità, sostenibilità e tracciabilità.
La nuova edizione del Bilancio mostra anche un miglioramento degli indicatori di performance, in relazione agli obiettivi che il Gruppo si è posto in quattro ambiti di riferimento: filiere, produzione, dipendenti e comunità.
In linea con lo scorso anno, circa il 70% del tonno a marchio Rio Mare, Saupiquet, Cuca e Palmera e Isabel è stato pescato responsabilmente. L’obiettivo è di raggiungere il 100% nel 2024.
Nel 2021 l’86% di packaging utilizzato dall’azienda è riciclabile o riutilizzabile, in miglioramento rispetto all’84% dello scorso anno e con il traguardo del 100% entro il 2025.
L’utilizzo di plastica riciclata è stato pari al 12% in termini di imballaggi utilizzati dal gruppo, con un risparmio complessivo di oltre 2.200 tonnellate di plastica vergine, in netto miglioramento rispetto al 5% del 2020 e con l’obiettivo di portarlo al 40% nel corso dei prossimi 4 anni.
L’81% dell’energia utilizzata è proveniente da fonti rinnovabili, in miglioramento rispetto al 78% dello scorso anno e con l’obiettivo di arrivare al 100%.
Le emissioni di anidride carbonica per prodotto finito presso gli stabilimenti produttivi sono state ridotte del 17% rispetto al 2017. L’obiettivo è di raggiungere entro il 2025 il -20% CO2 per tonnellata di prodotto finito rispetto al 2017.
Nel 2021 il 95% dei rifiuti provenienti dagli stabilimenti produttivi è stato recuperato o riciclato. Un dato in miglioramento rispetto al 2020, in cui questo valore si attestava al 93%. L’obiettivo è quello di raggiungere il 100%.
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