Australia: l’e-commerce mette in crisi i rivenditori locali

Australia: l’e-commerce mette in crisi i rivenditori locali
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La ricerca effettuata dall’agenzia Bain & Co. ha rilevato che il 65% dei consumatori australiani non è disposto a pagare un eventuale sovrapprezzo per acquistare localmente, preferendo rivolgersi a siti web stranieri per trovare prezzi più convenienti.
In Australia, ad esempio, prodotti come libri, capi d’abbigliamento, calzature ed elettronica hanno prezzi superiori (dal 25 al 50%) rispetto a quelli degli Stati Uniti e della Gran Bretagna: una situazione che riflette i costi più alti in cui incorrono i dettaglianti locali.
Secondo l’agenzia Bain & Co., i rivenditori locali dovrebbero dedicarsi alla distribuzione omni-channel che unisce i vantaggi del digitale all’esperienza di acquisto in un negozio reale.
In Australia, ad esempio, prodotti come libri, capi d’abbigliamento, calzature ed elettronica hanno prezzi superiori (dal 25 al 50%) rispetto a quelli degli Stati Uniti e della Gran Bretagna: una situazione che riflette i costi più alti in cui incorrono i dettaglianti locali.
Secondo l’agenzia Bain & Co., i rivenditori locali dovrebbero dedicarsi alla distribuzione omni-channel che unisce i vantaggi del digitale all’esperienza di acquisto in un negozio reale.
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