Amadori presenta il suo terzo report di sostenibilità
Amadori presenta il suo terzo report di sostenibilità
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Amadori presenta il terzo Report di sostenibilità, relativo all’esercizio 2022: confermata, anche per questa edizione, la scelta di utilizzare i Gri sustainability reporting standards (secondo l’opzione in accordance) fra gli standard di rendicontazione più riconosciuti a livello internazionale.
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Il nuovo documento, in continuità con le precedenti edizioni, ha analizzato l’impegno e gli investimenti da parte dell’azienda lungo tutta la catena produttiva, proseguiti anche nel 2022 in un momento storico che si è mantenuto difficile e di diffusa incertezza, a livello italiano ed internazionale. Innovazione, integrazione, digitalizzazione e sostenibilità i pilastri della strategia di sviluppo del Gruppo, insieme alla volontà di avere un impatto positivo a livello economico, sociale e ambientale.
Crescita e sviluppo della filiera integrata, con particolare cura alla gestione degli aspetti ambientali, al benessere degli animali, all’efficientamento energetico e alla mitigazione degli impatti; attenzione alle comunità e alla valorizzazione dei territori; focus sulle “persone” che ogni giorno costruiscono il successo di Amadori.
Queste le macroaree di analisi all’interno del Report con cui il Gruppo ha confermato di concentrare i propri sforzi per garantire elevati standard di qualità e sicurezza dei propri prodotti, per perseguire una strategia di efficienza e di approvvigionamento sempre più da fonti virtuose e/o rinnovabili, per garantire un ambiente di lavoro positivo e sicuro, per avere un rapporto stabile, trasparente e di fiducia con tutti gli attori della filiera.
Il Gruppo ha registrato nel 2022 una crescita sia dell’energia elettrica autoprodotta da fonti rinnovabili sia dell’energia acquistata da fonti rinnovabili: il 23% dell’energia elettrica totale consumata è stata autoprodotta internamente sia da impianti fotovoltaici che da cogeneratori di proprietà (a cui si aggiungono impianti di cogenerazione in Epc alimentati a gas metano e a olio vegetale) mentre lato energia termica il 78% è stata autoprodotta.
Per quanto riguarda l’impronta Ghg, Amadori conferma l’impegno a fornire una dettagliata rendicontazione di tutte le emissioni di gas a effetto serra (Scope 1, Scope 2 MB e Scope 3) riconoscendo l’importanza di una corretta mappatura non solo delle informazioni quantitative sulle emissioni del Gruppo, ma anche delle pratiche di gestione lungo la filiera.
Un aspetto centrale è da sempre rappresentato dalla creazione di una filiera controllata, affidabile e tracciabile. Proprio per questo viene favorita la collaborazione con aziende locali e italiane, contribuendo a valorizzare i territori e sostenerne l’attività economica: a conferma di questo, nel 2022 l’85% del volume di approvvigionamento complessivo è arrivato da fornitori italiani (e oltre la metà attivi nelle regioni che ospitano i principali siti di filiera).
Il valore economico distribuito agli stakeholder e ai territori è stato di 1.719 milioni di euro, in aumento rispetto al 2021. Il gruppo, consapevole del ruolo socio-economico, ha continuato a impegnarsi in una vasta gamma di progetti e iniziative sociali, culturali e sportivi anche grazie al rapporto consolidato con organizzazioni e comitati locali.
Il numero di collaboratori e collaboratrici è cresciuto anche nel 2022 e - a conferma del valore che la molteplicità e l’integrazione ricoprono per la società - ben 85 nazionalità risultano rappresentate all’interno dell’organico.
Una forza lavoro ingaggiata anche a livello formativo: Amadori ha erogato nel 2022 un totale di 71.471 ore di formazione ai suoi collaboratori, in crescita del 30% rispetto all’anno precedente. Inoltre, per gli operatori di produzione (che costituiscono oltre il 90% del personale di filiera), sono state attivate iniziative tecniche dedicate, in deciso aumento rispetto al 2021. La sicurezza e il benessere dei collaboratori rappresentano, infatti, una delle massime priorità e proprio per questa ragione le ore di formazione dedicate alle tematiche di salute e sicurezza hanno costituito quasi l’80% del totale delle ore di formazione erogate, coinvolgendo tutte le categorie di lavoratori.
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