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Amadori presenta il suo terzo report di sostenibilità

Amadori presenta il suo terzo report di sostenibilità
Amadori presenta il suo terzo report di sostenibilità

Amadori presenta il suo terzo report di sostenibilità

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Fabio Massi

Amadori presenta il terzo Report di sostenibilità, relativo all’esercizio 2022: confermata, anche per questa edizione, la scelta di utilizzare i Gri sustainability reporting standards (secondo l’opzione in accordance) fra gli standard di rendicontazione più riconosciuti a livello internazionale.

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Il nuovo documento, in continuità con le precedenti edizioni, ha analizzato l’impegno e gli investimenti da parte dell’azienda lungo tutta la catena produttiva, proseguiti anche nel 2022 in un momento storico che si è mantenuto difficile e di diffusa incertezza, a livello italiano ed internazionale. Innovazione, integrazione, digitalizzazione e sostenibilità i pilastri della strategia di sviluppo del Gruppo, insieme alla volontà di avere un impatto positivo a livello economico, sociale e ambientale.

Crescita e sviluppo della filiera integrata, con particolare cura alla gestione degli aspetti ambientali, al benessere degli animali, all’efficientamento energetico e alla mitigazione degli impatti; attenzione alle comunità e alla valorizzazione dei territori; focus sulle “persone” che ogni giorno costruiscono il successo di Amadori.

Queste le macroaree di analisi all’interno del Report con cui il Gruppo ha confermato di concentrare i propri sforzi per garantire elevati standard di qualità e sicurezza dei propri prodotti, per perseguire una strategia di efficienza e di approvvigionamento sempre più da fonti virtuose e/o rinnovabili, per garantire un ambiente di lavoro positivo e sicuro, per avere un rapporto stabile, trasparente e di fiducia con tutti gli attori della filiera.

Il Gruppo ha registrato nel 2022 una crescita sia dell’energia elettrica autoprodotta da fonti rinnovabili sia dell’energia acquistata da fonti rinnovabili: il 23% dell’energia elettrica totale consumata è stata autoprodotta internamente sia da impianti fotovoltaici che da cogeneratori di proprietà (a cui si aggiungono impianti di cogenerazione in Epc alimentati a gas metano e a olio vegetale) mentre lato energia termica il 78% è stata autoprodotta.

Per quanto riguarda l’impronta Ghg, Amadori conferma l’impegno a fornire una dettagliata rendicontazione di tutte le emissioni di gas a effetto serra (Scope 1, Scope 2 MB e Scope 3) riconoscendo l’importanza di una corretta mappatura non solo delle informazioni quantitative sulle emissioni del Gruppo, ma anche delle pratiche di gestione lungo la filiera.

Un aspetto centrale è da sempre rappresentato dalla creazione di una filiera controllata, affidabile e tracciabile. Proprio per questo viene favorita la collaborazione con aziende locali e italiane, contribuendo a valorizzare i territori e sostenerne l’attività economica: a conferma di questo, nel 2022 l’85% del volume di approvvigionamento complessivo è arrivato da fornitori italiani (e oltre la metà attivi nelle regioni che ospitano i principali siti di filiera).

Il valore economico distribuito agli stakeholder e ai territori è stato di 1.719 milioni di euro, in aumento rispetto al 2021. Il gruppo, consapevole del ruolo socio-economico, ha continuato a impegnarsi in una vasta gamma di progetti e iniziative sociali, culturali e sportivi anche grazie al rapporto consolidato con organizzazioni e comitati locali.

Il numero di collaboratori e collaboratrici è cresciuto anche nel 2022 e - a conferma del valore che la molteplicità e l’integrazione ricoprono per la società - ben 85 nazionalità risultano rappresentate all’interno dell’organico.

Una forza lavoro ingaggiata anche a livello formativo: Amadori ha erogato nel 2022 un totale di 71.471 ore di formazione ai suoi collaboratori, in crescita del 30% rispetto all’anno precedente. Inoltre, per gli operatori di produzione (che costituiscono oltre il 90% del personale di filiera), sono state attivate iniziative tecniche dedicate, in deciso aumento rispetto al 2021. La sicurezza e il benessere dei collaboratori rappresentano, infatti, una delle massime priorità e proprio per questa ragione le ore di formazione dedicate alle tematiche di salute e sicurezza hanno costituito quasi l’80% del totale delle ore di formazione erogate, coinvolgendo tutte le categorie di lavoratori.

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