Uova alla diossina? Non bastava. Ora il problema si è esteso anche ai suini e alle galline e infatti nel mirino ci sono ben 19 allevamenti tedeschi, che avrebbero dimostrato di avere, nel bestiame, livelli di contaminante superiori a quelli ammessi.

In effetti la nostra Penisola importa molte carni ma, da fonti ufficiali, emerge che non sono arrivate nei nostri confini forniture a rischio.

Da Bruxelles giunge la notizia che solo 1 dei 19 allevamenti sotto accusa tratta anche il suino. Per il resto si tratta ancora di galline ovaiole. Finora in Bassa Sassonia sono state avviate allo smaltimento ben 100.000 uova, mentre i suini destinati all’abbattimento sono per ora 140.

Davide Calderone, presidente di Assica, la nostra associazione dei trasformatori di carni, ha rassicurato i consumatori sul fatto che in Italia non risultano pervenute partite a rischio, anche per via della tracciabilità dei lotti. Comunque l’organismo di categoria intensificherà la vigilanza.